Occhio, Inter e Real: al Luna Park Atalanta si diverte solo la Dea
di Xavier Jacobelli
Dal 3 gennaio al 3 marzo, fra campionato e coppe, l’Atalanta ha giocato 17 partite: 11 vittorie, 4 pareggi, 2 sole sconfitte, 41 gol segnati, 17 subiti, terzo posto in classifica, seconda finale di Coppa Italia nelle ultime tre edizioni, ottavo di finale di Champions con il Real Madrid che il 16 marzo, a Valdebebas, si spera giochi in undici contro undici (vero, Rosetti?).
Gasperini ha costruito un pirotecnico Luna Park dove la Dea si diverte un mondo, le avversarie molto meno. Chiedere referenze al Crotone che, dopo un primo tempo orgoglioso e concluso sull’1-1, nella ripresa ha ceduto di schianto, travolto dal ciclone bergamasco. Gosens che firma il nono, spettacolare gol stagionale (e con quelli dell’anno scorso sono 18: nessun esterno ha segnato tanto nei primi cinque campionati europei); Palomino implacabile sotto rete; Muriel che non perdona mai il minimo errore avversario; Ilicic che festeggia con una perla delle sue il prolungamento del contratto sino al 2024; Miranchuk che partecipa alla festa realizzando la sua seconda rete in campionato, la quinta in stagione.
Aggiungete almeno altre sei nitide occasioni da gol; lo stato di grazia di Sportiello, capace di neutralizzare due inopinate amnesie difensive nel primo tempo; la prova stoica di Djimsiti che ha giocato con il naso rotto; il debutto di Davide Ghislandi, 19 anni, un altro Figlio di Zingonia che darà grandi soddisfazioni con il suo talento.
Lunedì a San Siro si giocherà Inter-Atalanta (60 gol a testa) e sarà un gran bel vedere fra i due attacchi più forti del campionato. Intanto, l’Atalanta ha riallacciato la Juve al terzo posto e ha guadagnato due punti sul Milan secondo, frenato in casa dall’Udinese, raggiunta solo in extremis su rigore di Kessie. L’Età dell’Oro non finisce mai.