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Il personaggio
Oggi inizia la riabilitazione di Touré a Zingonia, l'obiettivo è averlo pronto a fine 2023
Si è fatto male praticamente subito e i punti di domanda su di lui sono tanti. L'inizio del recupero è anche l'inizio del suo cammino nerazzurro
di Fabio Gennari
Quattro mesi circa dal 24 agosto. Quindi 24 dicembre, vigilia di Natale. E se sotto l'albero l'Atalanta (ri)trovasse l'attaccante maliano per cui in estate sono stati investiti circa 30 milioni di euro versati all'Almeria?
In casa nerazzurra c'è fermento, oggi (14 settembre) inizia la riabilitazione a Zingonia per El Bilal Touré, che dopo la rottura dell'inserzione del tendine del retto femorale destro ha subito un intervento chirurgico a Barcellona e dopo gli ultimi controlli è pronto a imboccare la strada del recupero.
Il suo stop, imprevisto nella gravità con cui si è materializzato, è ovviamente stato motivo di grande preoccupazione per la Dea e i suoi tifosi, anche alla luce della successiva cessione di Zapata. L'Atalanta è rimasta con Scamacca titolarissimo e Muriel alternativa (anche se con caratteristiche diverse), non c'è stato nemmeno il tempo per capire se Touré sia più uno Zapata (come in tanti sostengono) o un Lookman, ma ci sarà modo di apprezzarlo e vederlo con l'anno nuovo.
Dal punto di vista medico e sportivo, si ipotizza un rientro in quattro mesi come detto, ma è innegabile che il punto di riferimento temporale per pensare a Touré protagonista con l'Atalanta sia da fissare, come partenza, nel mese di gennaio. In quel periodo, tra l'altro, l'Atalanta dovrà con ogni probabilità fare a meno di Lookman, che andrà in Coppa d'Africa con la Nigeria: una sorta di staffetta tra i due con il mercato di gennaio aperto per, eventualmente, colmare qualche lacuna.
Vorrei suggerire all'Atalanta di non aver fretta. Se Touré fosse pronto a Natale, rischieremmo di vedercelo portare via dalla sua nazionale per la Coppa d'Africa. Se invece fosse pronto diciamo quando la coppa sarà iniziata, sarebbe molto meglio...