Tanta scelta

Oggi l'Atalanta ha davvero 16-17 titolari, la sfida è scegliere sempre quelli più in forma

Ci sono un sacco di giocatori che possono dare un contributo e, al netto degli infortuni, per Gasperini le cose si complicano (in meglio)

Oggi l'Atalanta ha davvero 16-17 titolari, la sfida è scegliere sempre quelli più in forma
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di Fabio Gennari

Facciamo la conta. Toloi, Djimsiti, Palomino e Demiral sono i difensori, in mezzo ci sono de Roon, Freuler e Koopmeiners, sulle fasce troviamo Zappacosta, Maehle, Gosens e Hateboer con Pasalic e Pessina nel ruolo di trequartista e gli attaccanti Zapata, Muriel, Ilicic e Malinovskyi a completare la lista dei titolari che sono intercambiabili con la possibilità di mantenere più o meno lo stesso rendimento: siamo a 17 giocatori di alto livello. A questi si aggiungono Lovato, Scalvini, Pezzella e Piccoli, più Miranchuk, che a gennaio dovrebbe però salutare la truppa per fare spazio a un nuovo attaccante, che potrebbe essere Boga del Sassuolo.

La gara con il Venezia ha dimostrato che il gruppo dei titolari è ampiamente competitivo e con il lavoro quotidiano di Gasperini anche i giocatori meno impiegati possono crescere e mettere in difficoltà il mister nelle scelte. A proposito di complicazioni al momento della stesura della formazione titolare, i conti sono presto fatti: dei 17 già citati, ne giocano 10 e 5 possono entrare dalla panchina. Quindi due stanno sempre fuori. Ci sono tante partite e la sensazione è sempre quella che il Gasp tenda alla rotazione quasi chirurgica dei suoi, ma si tratta di un lavoro molto difficile.

La qualità degli avversari e lo schieramento tattico possono incidere, lo stato di forma dei giocatori a disposizione è un altro parametro che lo stesso Gasperini tiene sempre in considerazione, senza dimenticare la propensione di un elemento piuttosto che di un altro a entrare subito in partita in caso di subentro dalla panchina. A questo proposito, il colombiano Muriel ha sempre fatto ottime cose anche con una fetta più piccola di partita a disposizione, mentre diversi compagni sono più incisivi dall'inizio.

Per Gasperini il lavoro quotidiano a Zingonia è decisivo, più volte ha dichiarato di tenere in grande considerazione quello che i giocatori fanno vedere in allenamento e capita spesso di ritrovarsi a leggere le formazioni ufficiali e vedere delle sorprese rispetto a quanto ci si aspettava. Quello che conta è sempre il risultato finale e da questo punto di vista le cose stanno andando molto bene. Il mister di Grugliasco sarà sempre più spesso chiamato a ruotare i suoi cercando di sbagliare il meno possibile: il sogno Champions passa anche da qui.

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