Ok il mercato, ma una domanda: perché quelli che ci sono contano così poco?
Le preoccupazioni dei tifosi per le lentezze del mercato sono comprensibili, ma un po' irrazionali: l'Atalanta parte da un gruppo forte e solido

di Fabio Gennari
Muniz, Mateta, Arokodare e non solo. Il tempo che passa e le novità che non arrivano, le notizie che circolano a spizzichi e bocconi e i tifosi che temono di non vedere un'Atalanta davvero più forte.
Sono gli ingredienti di un agosto fino a questo momento avarissimo di spunti e novità sostanziali sul fronte dei nuovi arrivi, cosa che sta creando qualche preoccupazione tra i tifosi. Una domanda, però: com'è che quelli che ci sono non contano nulla?
Sia chiaro, siamo convinti che l'Atalanta debba prendere un attaccante e un esterno a sinistra. E chiaro che il tempo che passa non aiuta, lapalissiano che sarebbe stato meglio averli avuti subito e che al 9 agosto il tempo comincia a essere poco. Ma, a oggi, contro il Pisa l'Atalanta potrebbe giocare con Zappacosta a sinistra e Samardzic alle spalle di Sulemana e De Ketelaere. Con Maldini e Scamacca pronti a dare una mano. E vediamo cosa accade con Touré. Non è che giocano dei ragazzi della Under 23. E sono elementi che l'anno scorso sono arrivati terzi in Serie A, per la maggior parte.
Un anno fa, rotto Scamacca è arrivato Retegui, che alla prima di campionato ha infilato subito una doppietta. Ma il clima era rovente, con Lookman che si era tirato fuori e Koopmeiners con i certificati.
Non è un problema di soldi, ma di scelte e trattative. Ci sono tempi che bisogna saper gestire e necessità da incastrare con le opportunità. Un bel rebus, anche sul piano emozionale, per chi non vede l'ora che arrivi la prima di campionato. Ma la scorsa stagione dimostra che bisogna avere fiducia. In questi ragazzi e in questa società.