Un po' di orgoglio

Oltre al punto, la prestazione: il Celtic a Bergamo si è completamente snaturato

Se avversari solitamente propositivi decidono di affrontare i nerazzurri con un simile rispetto, c'è da esserne onorati

Oltre al punto, la prestazione: il Celtic a Bergamo si è completamente snaturato
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di Fabio Gennari

Le squadre che affrontano l'Atalanta, molto spesso, si snaturano. Soprattutto sul palcoscenico europeo è importante la conoscenza degli avversari, ma frequenza delle partite e possibilità di vedere tutto in video rappresentano novità di assoluto livello per chi prepara le gare. Chi però studia l'avversario e cambia molto della sua squadra per evitare guai grossi dimostra, da un lato, grande intelligenza e dall'altro profondo rispetto. Il Celtic, ad esempio, ha giocato in modo molto diverso contro l'Atalanta.

Ci si aspettava una squadra propositiva, sia nell'idea di calcio che in quella di copertura, con tanti uno contro uno in ogni zona del campo, pronti a dare battaglia (sportiva). Invece a Bergamo sono arrivati i cugini timidi degli scozzesi, una compagine che per praticamente tutta la gara ha pensato quasi unicamente a coprirsi.

Certo, qualche ripartenza l'hanno anche fatta vedere, ma perdite di tempo, richiami dell'arbitro e molto altro fanno pensare che il Celtic avesse come obiettivo principale proprio il punto.

Sapere che formazioni con questa storia e con un passato recente (anche nelle coppe europee) pieno di risultati importanti si preparino ad affrontare l'Atalanta con un rispetto, una preparazione tattica e una predisposizione al sacrificio e alla battaglia come se si fosse in finale è motivo di grande orgoglio per una compagine che ormai viene considerata da tutte le avversarie una big da prendere con le pinze una volta che si scende in campo undici contro undici.

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