Ora è il momento di de Roon (tutti lo stiamo aspettando)

Ora è il momento di de Roon (tutti lo stiamo aspettando)
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L’ultima sosta del 2017 è ormai alle spalle, l’Atalanta si prepara alla volata di fine anno con tante partite e tanti obiettivi da raggiungere. I giocatori su cui poter contare non mancano ma in attesa di capire quanto possano dare veramente i giovani c’è un ragazzo che è tornato a Bergamo quest’estate ma non ha ancora fatto vedere prestazioni sui livelli che avevamo ammirato ormai due anni or sono. Parliamo del centrocampista olandese Marten de Roon: il numero 15 della Dea è tornato a Bergamo dopo un’estate turbolenta ma non ha ancora inciso come ci si aspettava e il suo apporto di alto livello, a Gasperini, manca molto.

 

 

La stagione ai raggi X. Il ritorno di Marten de Roon a Bergamo è datato 11 agosto 2017. Il centrocampista olandese classe 1991 ha passato alcune settimane un po’ complicate al Middlesbrough, la squadra inglese che lo aveva acquistato dalla Dea l’estate precedente, ma il campionato era terminato con una brutta retrocessione in Championship, la B d’Oltremanica. Sia dal punto di vista contrattuale che sportivo, per de Roon si è trattato di una brutta botta e fin dal mese di luglio alcune fotografie apparse su Instagram con Gomez confermavano un possibile ritorno nella "sua" Bergamo. Una volta tornato in nerazzurro, de Roon ha subito fatto il suo esordio in amichevole allo stadio di Bergamo contro il Venezia (12 agosto) ed è partita la sua rincorsa a una maglia da titolare che lo ha visto spesso in campo (11 presenze in campionato e 4 in Europa League) pur senza mai convincere fino in fondo. La grande stagione di Freuler e le ottime prestazioni di Cristante hanno spinto Gasperini a ruotare parecchio i due centrocampisti centrali e certamente con il centrocampo a tre (lo svizzero, l’olandese e il giovane italiano in campo contemporaneamente) le possibilità di essere protagonista per de Roon sono maggiori.

Problema fisico o tattico? Il costo del cartellino non scende in campo, quindi non è corretto parametrare la resa di un giocatore a quanto è stato pagato. Le aspettative sono ovviamente molte, ma con il suo ritorno l’Atalanta non ha fatto un salto nel buio visto che proprio a Bergamo abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare de Roon come uomo di grande fatica a centrocampo a supporto e copertura dei compagni. De Roon non è Iniesta, ma quando gioca al massimo delle sue possibilità è un elemento di grande affidamento: i tifosi se ne sono innamorati e lui ha sempre ricambiato con ottime prestazioni. Quando è arrivato a Bergamo, nonostante la B inglese fosse già iniziata la condizione atletica di de Roon non era delle migliori. Il lavoro dello staff di Gasperini sta dando i suoi frutti e le ultime uscite raccontano di un de Roon molto più in palla e brillante rispetto al recente passato. Di sicuro, anche lui come tutti i giocatori che arrivano a Bergamo ha avuto bisogno di tempo per capire il calcio che vuole Gasperini ma siamo ormai quasi a dicembre e il tempo di apprendimento dovrebbe essere terminato.

 

 

Le risposte che tutti aspettano. Tifosi, staff, compagni e società si aspettano un de Roon solido nel cuore del gioco atalantino, lì serve un uomo di spessore che metta forza fisica e intelligenza al servizio dei compagni con buona tecnica individuale e rapidità di giocata: Freuler non si mette a dipingere calcio con lanci di 40-50 metri ma il livello delle sue prestazioni è sempre molto alto sia sul piano dell’intensità che della spinta. A de Roon si chiede proprio questo, una contribuzione continua alla spinta in avanti della squadra con pulizia nelle giocate semplici e prestazioni di buon livello dal punto di vista tecnico. I tempi di gioco e di inserimento che ha, ad esempio, Cristante sono diversi da quelli dell’olandese ma se le caratteristiche di de Roon sono sempre piaciute a Gasperini significa che il tecnico è il primo ad attenderlo sui suoi livelli. Da qui a fine 2017 l’Atalanta avrà tante partite importanti in Italia e in Europa: sarà fondamentale ritrovare il miglior de Roon. Per il presente e il futuro, il numero 15 olandese rappresenta un cardine del progetto Atalanta e le risposte sul campo sono fondamentali per tutti.

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