Ora non conta chi la decide, l'importante è vincere: è il momento di chiudere i conti
Il gruppo è a un passo da ottenere la quinta qualificazione in Champions League degli ultimi anni: forza Dea!

di Fabio Gennari
Siamo all'ultima curva. Ora non conta più chi guida, ma portare la macchina (nerazzurra) davanti così da entrare nelle prime quattro.
Ha ragione chi dice che stare per 26 partite su 34 tra le prime tre della classifica non conta per il risultato finale, ma quando si parla di meriti, del fatto che lungo tutta la stagione l'Atalanta si sia ampiamente meritata uno dei pass per giocare anche l'anno prossimo in Champions League, è evidente che si parli solo e unicamente di quello che la Dea ha fatto. Che è agli atti.
Potremmo dire di Retegui che punta al titolo di capocannoniere o di Lookman che è a due gol da quota 20 stagionali; di De Ketelaere che si deve ritrovare o di Maldini, che a Monza, da dove è arrivato nel mese di gennaio, potrebbe trovare il primo gol con maglia nerazzurra. Si potrebbe parlare di altri nerazzurri che possono decidere la sfida contro i brianzoli. Tutto vale, in questo momento. Ma l'unica cosa che conta è arrivare alla meta.
Questa fase della stagione è quella in cui le squadra stringono verso l'obiettivo. A qualcuno manca poco, mentre ad altri servirebbe più tempo, che però non c'è. Il numero di squadre con obiettivi concreti è grande, l'Atalanta è una di queste e le si chiede l'ultimo sforzo. Anche dovesse segnare Sulemana, giocatore poco impiegato e quasi mai protagonista, andrebbe più che bene. Chiudiamo i conti, cara Atalanta. Per tutto il resto c'è tempo, con la Champions in tasca.