Palestra, Toloi, i cambi e il turnover: la serata perfetta di Gasp e di un gruppo d'acciaio

di Fabio Gennari

Col senno di poi, facile parlare di scelte giuste. L'Atalanta ha vinto, tanti elementi hanno riposato e nessuno si è fatto male. Ragionando sulle scelte di Gasperini prima della sfida allo Sturm Graz, tuttavia, si trovano tanti spunti interessanti che permettono di capire quanto tutti noi, che non vediamo gli allenamenti e non possiamo che attenerci a spifferi e prestazioni, abbiamo solo un piccolo cono di luce nell'ombra, pressoché totale, che avvolge il mondo nerazzurro (e un gruppo di livello assoluto) durante la settimana.

Se Gasperini manda in campo Palestra e Toloi dal primo minuto, piuttosto che Pasalic al posto di Ederson o De Ketelaere con Retegui, ci sono evidentemente valutazioni e calcoli che vengono fatti in base a una serie importante di parametri.

Chi si aspettava il classe 2005 già protagonista probabilmente non valuta il percorso che ogni giocatore deve fare. Fatto un tempo, ecco Cuadrado e partita cambiata. Torniamo al punto di partenza: Gasperini vede e sceglie, pensando anche alle prossime gare. Il famoso turnover scientifico.

Toloi? Sabato (25 gennaio) a Como Hien sarà squalificato, Kolasinac ha riposato per squalifica con il Napoli e dunque Djimsiti (con Scalvini) vanno gestiti. Il capitano ha giocato bene e per 95'. Oggi è il quinto? Può darsi. Ha giocato dopo 59 giorni dall'ultima volta, in Champions, non nel torneo della domenica con gli amici. Se Gasperini lo ha mandato in campo ha fatto una scelta. Così ome ha scelto di far partire Godfrey. Come ha scelto e dosato le forze di Samardzic e, udite udite, quelle di de Roon, cui ha risparmiato mezz'ora. Niente da dire, bravo il mister su tutta la linea.