Pallone d'Oro, nessuna sorpresa atalantina tra i vincitori. Ma ne avevamo bisogno?
L'attaccante che a Dublino ha deciso la finale e il tecnico dei sogni non hanno vinto, ma restano protagonisti assoluti di una storia bellissima
di Fabio Gennari
Come previsto, Ademola Lookman non ha vinto il Pallone d'Oro, andato a Rodri del Manchester City. Nemmeno Gasperini ha vinto il titolo tra gli allenatori in corsa, dove l'ha spuntata Carlo Ancelotti che con il suo Real Madrid ha vinto Liga, Champions e Supercoppa Europea.
Sinceramente, al netto della sceneggiata che hanno messo in piedi quelli del Real Madrid (che hanno vinto pure il titolo di squadra dell'anno) disertando la premiazione, nessuna sorpresa a Parigi. Tanti campioni, tanta concorrenza, tanti premi giusti e condivisibili.
Se Lookman aveva davvero un sacco di avversari da urlo per la corsa al titolo, Gasperini meno. Ma quanto ha fatto resta qualcosa di straordinario. Chiaro che il trofeo viene assegnato per quanto vinci e non per il lavoro svolto in relazione alla rosa che hai. In tal caso, il vero duello per il successo finale avrebbe dovuto essere tra Xabi Alonso e Gasperini. Il tecnico emiliano del Real Madrid è ovviamente un allenatore da urlo, come ad esempio Guardiola. Ma se il metro resta questo, vincerà sempre chi allena le due o tre big del mondo.
Fortunatamente, Gasperini e l'Atalanta non hanno bisogno del Pallone d'Oro per capire e per veder riconosciuto a livello ufficiale quel che valgono oggi. Si tratta di un premio individuale molto prestigioso, ma se conta vincere più possibile e non viene premiato il lavoro che si fa (tra l'altro, con una vittoria europea di mezzo) partendo da un gruppo che supera ogni più rosea aspettativa, allora il riconoscimento per l'allenatore più bravo di una stagione va completamente ripensato. Per Gasperini, ma anche per Xabi Alonso.
Vero! Non si impegnano neppure...ma che schifo fa questo calcio?