Pallotta contro i fucking idiots La Dea giocherà nel deserto

Pallotta contro i fucking idiots La Dea giocherà nel deserto
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Roma-Atalanta, sfida valida per la 31esima giornata del campionato di serie A domenica alle ore 15, sarà una partita molto particolare. Nella capitale è in corso un durissimo braccio di ferro tra il patron americano James Pallotta e i sostenitori giallorossi della Curva Sud. Proprio contro l'Atalanta, il settore più caldo del tifo giallorosso sarà chiuso per squalifica ma la sensazione è che il problema sia decisamente più ampio. Che è successo? Come mai questa spaccatura? La Dea troverà così un clima strano, dove il mancato sostegno dello stadio e le crescenti difficoltà di campo della squadra di Garcia e potranno offrirgli qualche possibilità in più di fare punti.

Roma - Napoli e gli striscioni. Tutto è nato lo scorso 4 aprile, allo stadio Olimpico si giocava Roma-Napoli. Dopo l'assalto e il ferimento mortale del tifoso partenopeo Ciro Esposito per cui fu accusato l'ultras giallorosso Daniele De Santis (l'episodio avvenne nel maggio 2014 a Roma, prima della finale di Coppa Italia tra gli azzurri e la Fiorentina), la sfida tra la formazione di Garcia e quella di Benitez era ad altissimo rischio. Gli oltre 1000 agenti impiegati per il servizio nel sabato di Pasqua, il divieto di trasferta ai tifosi azzurri residenti in Campania ed una serie di misure preventive hanno permesso il regolare svolgimento della partita, ma dentro lo stadio sono stati cantati cori pesanti contro i napoletani e in Curva Sud sono stati esposti alcuni striscioni molto duri. "Che cosa triste, lucri sul funerale con libri e interviste", diceva uno di questi, con un messaggio chiaramente indirizzato alla madre di Ciro Esposito, la signora Antonella Leardi che è stata attaccata anche da un secondo drappo bianco: "C’è chi piange un figlio con dolore e moralità e chi ne fa un business senza dignità".

 

Italy Soccer Serie A

 

La squalifica della Curva e la reazione di Pallotta. Il mondo del calcio ha subito condannato con piena fermezza tali episodi, e il 7 aprile il giudice sportivo ha deciso per la chiusura del settore "Curva Sud" vista e «considerata la gravità di tale comportamento, idoneo ad acuire il clima di tensione tra le opposte tifoserie». Il presidente americano della Roma, James Pallotta, è subito intervenuto dagli Stati Uniti commentando amaramente quanto avvenuto: «Noi come Roma siamo molto frustrati e delusi dalle azioni che sono state prese, purtroppo noi non abbiamo il potere di intervenire quando succedono questi episodi, i controlli corretti sono stati fatti fuori dallo stadio rimuovendo gli striscioni da rimuovere». La frase che però ha creato la vera spaccatura con gli ambienti più caldi del tifo giallorosso è stata questa: «Non è giusto nei confronti di tutti i tifosi che vengono allo stadio dover rispondere e subire le conseguenze di cose fatte da fottuti idioti. Noi come Roma stiamo facendo molte cose contro le violenze, anche dietro le quinte. Io oggi voglio comunicarvi che darò un milione di euro a Roma Cares (la fondazione del club giallorosso, ndr) per continuare a combattere tutto questo. In Italia però è arrivato il momento di cambiare e di fare qualcosa per questi episodi, spero che non saremo solo noi a prendere parte in queste iniziative».

Nessun ricorso per i «Fucking Idiots». Pallotta poi ha fatto un passo in più: prima ha telefonato personalmente alla madre di Ciro Esposito per scusarsi, poi ha dato mandato ai suoi dirigenti di non procedere al ricorso contro la squalifica. E così, appunto, domenica contro l'Atalanta non ci sarà nessun tifoso in Curva Sud. Nell'ultimo turno di campionato, i tifosi della Roma presenti a Torino per la partita contro i granata hanno esposto uno striscione con scritto "Idiots", nelle ore successive vicino al centro di allenamento giallorosso di Trigoria è comparso per breve tempo un ulteriore messaggio dei tifosi romanisti con scritto "This fucking idiot gonna pay you mother fucker!". Il contenuto è facilmente intuibile. Ad inizio settimana, sul web è circolato un comunicato firmato "Fucking Idiots Asr" in cui i tifosi della Curva Sud Capitolina hanno attaccato duramente il patron giallorosso, invitando tutti gli altri tifosi a disertare la partita contro l'Atalanta. Il clima è davvero urticante, e il botta e risposta è continuato con un secondo comunicato da parte dei tifosi romanisti.

 

Roma - Lazio

 

Pallotta contro i violenti via twitter. Proprio nella giornata di giornata di mercoledì 14 aprile, dopo una nuova scritta comparsa su un muro "Pallotta, la Sud ti schifa", da Boston il numero uno della Roma ha espresso chiaramente il suo pensiero: «Ci vogliamo sbarazzare di chi non si comporta da tifoso. I veri tifosi non insultano e non tirano merda sui giocatori. Non sono razzisti e non sono violenti». I propositi del presidente americano hanno subito trovato riscontro sia nei vertici della Federazione che tra altri addetti ai lavori. In testa, il presidente della Lazio Lotito, che ha voluto esprimere il suo pensiero con queste parole: «Pallotta fa bene a prendere posizione contro gli ultras. Io, che sono stato il primo a farlo, sto combattendo la stessa battaglia da dieci anni. Occorre però distinguere i delinquenti dai tifosi. C'è una sparuta minoranza di gente additata tra i tifosi che invece fa parte della delinquenza abituale. Serve coraggio, serve una separazione netta tra le persone perbene ed i delinquenti. Un fronte comune tra persone perbene, forze dell'ordine e istituzioni sportive per andare a sminare questi delinquenti. Gente che va trattata con il codice penale». Nelle ultime ore, la Curva Sud giallorossa ha risposto con un secondo comunicato invitando i tifosi a presentarsi comunque davanti all'impianto capitolino: «Domenica ore 13 - è scritto sul volantino - tutti allo stadio fuori ai baretti per far sentire la nostra voce! Chiunque non si sentisse un fottuto idiota sarà il ben accetto! Avanti curva Sud».

Atalanta e atalantini a Roma. Con questo clima a fare da contorno e con uno stadio che, all'interno, potrebbe essere desolatamente privo di spettatori, l'Atalanta proverà a fare uno sgambetto alla balbettante formazione di Garcia. Nella passata stagione, contro la Lazio, l'aria di protesta era molto forte e addirittura i sostenitori biancocelesti andarono a seguire il derby Primavera invece di vedere Lazio-Atalanta. E quel giorno la Dea ne approfittò, vincendo 1-0 (rete di Maxi Moralez). Da Bergamo saranno pochissimi i tifosi al seguito. È probabile che nel settore ospiti si potranno contare con le dita di una mano gli appassionati nerazzurri, non va dimenticato che ci sono tre ragazzi come Mario, Valerio e Nima che vivono nella capitale e saranno con ogni probabilità al seguito della Dea ma non ci sono grandi riscontri sui tifosi in partenza da Bergamo: dopo i 3 ragazzi che hanno seguito Napoli-Atalanta dal settore riservato ai bergamaschi, il rischio è che nel silenzio dello stadio in protesta si senta pochissimo anche l'urlo degli atalantini.

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