Palomino, l'Atalanta al suo fianco: «Convinti che si possa dimostrare l'estraneità del calciatore»
Il giocatore e la famiglia si sono chiusi nel silenzio. Confermate le controanalisi, che dovrebbero essere pronte nel giro di pochi giorni
di Fabio Gennari
Si attendeva una presa di posizione ufficiale e finalmente ieri l'Atalanta ha fatto sapere che José Luis Palomino ha deciso di chiedere le controanalisi dopo essere risultato positivo a un testa antidoping a sorpresa. Sembrava un passaggio scontato, ma in realtà non lo era, soprattutto ragionando sul fatto che a distanza di 48 ore il ragazzo non sia stato in grado di darsi una spiegazione su come quella sostanza, il Clostebol Metabolita, sia potuta entrare in contatto con il suo organismo.
«Atalanta BC comunica - si legge nel comunicato diffuso dal club - che il proprio tesserato José Luis Palomino richiederà le controanalisi del campione B e la documentazione analitica dei campioni prelevati. Si ritiene doveroso, vista la delicatezza della vicenda, di comune accordo con il calciatore ed i legali, di invitare al massimo rispetto della privacy della Famiglia Palomino che in questi giorni si sente particolarmente affranta da una vicenda che la sta profondamente segnando non solo dal lato professionale, ma anche umano».
Nella parte finale c'è forse il segnale più importante verso il ragazzo: «Rimane forte, alla luce degli accertamenti in corso, il fermo convincimento che si possa dimostrare l’estraneità del calciatore alla vicenda». Questa frase è una presa di posizione importante, perché dimostra come l'Atalanta si schieri senza alcun dubbio al fianco del giocatore. Ora, nel giro di 10-15 giorni, l'argentino dovrebbe conoscere ulteriori dettagli di queste analisi: se la positività fosse confermata, per Palomino si aprirebbe una fase delicatissima, in cui dovrà provare in tutti i modi a dimostrare la sua innocenza.