Partita equilibrata? Certo, ma c'è solo una squadra che ha provato a vincere: l'Atalanta
I numeri del match confermano grande equilibrio ma, occasioni alla mano, è la Dea che ha voluto di più il successo. Ottenendolo nel finale (vale lo stesso, anche con un po' di fortuna)
di Fabio Gennari
A mente fredda, ripensando alle occasioni da gol più importanti della partita, non ci sono dubbi: l'Atalanta ha vinto contro la Juventus perché ci ha provato di più. Lo ha voluto di più, si è visto sul campo e con un pizzico di precisione in più si poteva davvero andare in vantaggio anche prima. Il computo finale delle occasioni dice 5-2 per l'Atalanta, la verità è che, a parte la conclusione di Morata respinta da Gollini, tutte le altre situazioni più importanti da gol sono di marca nerazzurra.
Nel primo tempo al combinazione tra Pessina e Muriel ha visto De Ligt sporcare all'ultimo la conclusione mancina del numero 32 nerazzurro; nella ripresa l'Atalanta ha sfiorato il gol con Muriel (destro pazzesco che ha sorvolato di pochi centimetri l'incrocio dei pali), Zapata (stacco di testa su cross di Ilicic fuori di un soffio) e Malinovskyi (punizione), prima del gol (con deviazione) dello stesso numero 18 degli orobici. L'altra mezza occasione della Juventus che è stata conteggiata è quella creata dal malinteso tra Maehle e Gollini (che poteva fare meglio) nel primo tempo, quando Morata ha trovato Djmisiti pronto a spazzare.
All'Atalanta non capita spesso di vincere le gare per 1-0, in campionato è la seconda volta che accade (Cagliari in precedenza) mentre, considerando anche la Champions League, torna alla mente il successo esterno con il minimo scarto ad Amsterdam. Questo dimostra come il miglior attacco della Serie A (72 gol in 31 giornate) riesca pochissime volte a vincere le sfide senza segnare più gol, succede però di affrontare squadre forti che ti danno del filo da torcere e allora bisogna armarsi di santa pazienza e tessere continuamente la propria tela.
Il vero grande merito dei nerazzurri è anche quello di aver concesso pochissimo agli ospiti. La sfida era tra la terza e la quarta forza del campionato, che si sono affrontate con rispetto ma con un'impostazione tattica molto diversa. Il merito di Gasperini, che prima del gol vittoria stava inserendo anche Miranchuk, è quello di aver cercato il successo variando la scelta dell'impianto tattico in funzione dei momenti della gara. Questo ha prodotto occasioni, pericoli e pure il gol vittoria. Una rete fondamentale che cambia completamente colore alle ultime giornate di Serie A.