Zuccata vincente

Pasalic giocatore infinito e uomo delle notti magiche d’Europa: otto gol in Champions League

Il rigore conquistato prima, la marcatura decisiva poi. Il croato è sempre decisivo quando il livello della competizione (e della tensione) si alza

Pasalic giocatore infinito e uomo delle notti magiche d’Europa: otto gol in Champions League

Mario Pasalic è così. Quando il livello si alza e serve qualcuno che metta il nome sul tabellino, risponde presente. Anche dentro una serata in cui la squadra non strappa consensi sul piano estetico, ma convince su quello agonistico.

Nel momento in cui sembravano esserci poche armi per provare a ribaltare l’inerzia di una partita in cui eravamo andati sotto al primo tiro in porta degli avversari, Pasalic ci ha messo lo zampino. Due volte. Ed è così diventato il miglior marcatore in Champions dell’Atalanta.

Il primo lampo del croato è arrivato al 72′: quel disimpegno errato del Club Brugge ha favorito Musah, che con la sua corsa ha costretto il portiere avversario, Jackers, all’uscita bassa. Bello, bravo e gol evitato. Il problema è che sulla seconda palla si è avventato Mario Pasalic: dopo una cinquantina di metri di allungo, il numero 8 è riuscito ad arrivare prima sulla palla e spostarla. L’estremo belga, ingenuamente, ha provato a fare un altro intervento, ma non ci riesce. Prova anche a spostare le braccia, ma tocca Pasalic. Ed è rigore. Samardzic trasforma.

Secondo lampo, il più importante, all’87’: Sulemana lotta e porta a casa un corner, aizzando la folla. Samardzic mette dentro e per poco Musah segna il 2-1. Ancora angolo. Questa volta i nerazzurro battono corto: Samardzic per Bernasconi e ancora Samardzic, pennellata in mezzo, spizzata di Musah e Pasalic che sbuca all’improvviso incassa.

Un serbo, un americano e un croato hanno mandato al manicomio l’Atalanta e la sua gente. La firma più importante, ancora una volta (alla gara numero 304 con la Dea), l’ha messa Mario Pasalic.