Pasalic, gol e prestazione importante: in Champions League il croato è spesso decisivo
I numeri del numero 8 nelle coppe europee sono incredibili, è un giocatore che sembra non sentire la pressione e segna spesso

di Fabio Gennari
Sarà una questione di carattere, probabilmente la sua grande calma di fronte a ogni situazione gli permette di non sentire la pressione, ma la verità è che Mario Pasalic, anche a Bruges, ha dimostrato di essere un grande punto di riferimento per l'Atalanta quando si calcano palcoscenici di quel livello.
Con la maglia della Dea, il numero 8 croato ha giocato 28 gare nella massima competizione europea e quello segnato in Belgio è il gol numero 7, a cui vanno aggiunti anche 5 assist.
In questa stagione sono tre i gol segnati da Pasalic, che ha timbrato il cartellino contro Sturm Graz, Barcellona e Bruges. Sì, le tre reti sono state insaccate nelle ultime tre partite, a conferma che quando il gioco diventa duro, lui è sempre sul pezzo. E segna.
Basta allargare lo sguardo a tutta la statistica per vedere come siano diverse le vittime di Pasalic: il primo gol con la Dea in Champions lo ha segnato al Manchester City (1-1), poi a Kharkiv con lo Shakhtar (0-3) e a Lisbona con il Paris Saint-Germain (1-2). Il settimo lo ha insaccato a Old Trafford, contro lo United (3-2).
Anche l'anno scorso in Europa League il croato si è messo in mostra: la rete del definitivo 3-0 di Liverpool ha la sua firma. Il ragazzo si conferma davvero abituato a segnare quando l'Atalanta gioca in grandi competizioni, anche contro grandi avversari. A Bruges la palma del migliore in campo è per lui, la speranza è che anche al ritorno possa continuare a essere così decisivo: c'è un'altra storia da scrivere, gli ottavi sono possibili ma serve l'aiuto di tutti per agguantarli.
Proprio perché Mario sembra a suo agio in gare di questo tipo che ieri NON ANDAVA TOLTO: A MIO AVVISO STAVOLTA GASP HA SBAGLIATO… Chi è entrato al suo posto ha sbagliato un gol in modo grave e qualcun altro rimasto in campo tutta partita sbagliando quasi tutti i palloni toccati, di certo non meritava di giocare 95’…