Passa il Renate 1-0, Atalanta U23 di nuovo sconfitta: è la quinta volta nelle ultime sei
Continua il periodo più nero che azzurro della seconda squadra atalantina. La Dea paga gravi disattenzioni difensive, crea tanto ma non concretizza

di Alessandro Giovanni Pagliarini
Nell'ultimo mese, il cielo si è fatto più nero che azzurro sopra il Centro Bortolotti di Zingonia. L'Atalanta sta vivendo un periodo di alti e bassi: la Primavera fa fatica e pure l'Under 23 sta evidenziando qualche difficoltà di troppo ultimamente. Si è visto chiaramente nel posticipo di ieri sera (lunedì 3 marzo) allo stadio Città di Meda, dove la formazione allenata da Modesto ha subito un'altra sconfitta di misura per mano del Renate.
Primo tempo equilibrato
Eppure il primo tempo si era aperto con una Dea spigliata, in completa gestione del gioco. A sbloccare il match, però, è stata la squadra di casa. Al 28' il rinvio lungo del portiere ha innescato Bocalon, bravo ad aggirare Obrić e a infilare Vismara sotto le gambe. Un errore che evidenzia la fragilità della difesa nerazzurra, ultimamente apparsa in difficoltà: sono 11 i gol subiti nelle ultime sei partite, quasi 2 reti incassate a match, per lo più a causa di disattenzioni decisive.
Ottima comunque la reazione dei bergamaschi, che si sono resi immediatamente pericolosi. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il pareggio non è arrivato. Prima Nobile si è superato su Scheffer, poi l'argentino si è messo in luce con una splendida giocata, superando in dribbling diversi difensori prima di servire Vlahović. Il serbo, a tu per tu con il portiere avversario, ha clamorosamente calciato fuori da pochi passi.
Occasione sprecata
Nella ripresa, Modesto ha cercato di riequilibrare la gara con diversi cambi, provando a scuotere la squadra, ma senza successo. Vismara ha tenuto a galla i suoi con un paio di interventi decisivi, riscattandosi dopo l'ultimo periodo difficile. La Dea ha spinto fino al 67', quando un fallo di mano in area ha concesso ai nerazzurri l'opportunità di pareggiare.
Dal dischetto si è presentato uno specialista come Panada, che ha però clamorosamente sprecato il rigore, facendosi ipnotizzare da Nobile. La Dea non ha mollato, provando a inseguire il pari sino alla fine, ma si è vista più volte negare la gioia del gol dal portiere del Renate, decisamente in gran spolvero.
Riflessioni doverose
Un match che lascia l'amaro in bocca, specialmente in virtù del fatto che risultati negativi adesso iniziano a pesare sulla classifica. La Dea ha inanellato cinque sconfitte nelle ultime sei partite, conquistando un solo punto. Il problema più grosso, al di là delle disattenzioni difensive, è rappresentato dall'attacco. Sono solo tre le reti messe a segno negli ultimi impegni, praticamente una ogni due gare. Niente gol, niente vittorie, niente punti.
Nessuna tragedia, il campionato resta ancora aperto e c'è tutto il tempo per recuperare terreno, ma serviranno concentrazione e determinazione per invertire questo trend negativo. Perché il quarto posto dista solo 3 punti, ma il vantaggio della Dea sull'undicesimo posto (che significherebbe l'esclusione dai play-off del girone) è di una singola lunghezza.