Per un Boga che non convince c'è un Pasalic che parte sempre fuori: perché?
Il franco-ivoriano non convince, il compagno croato sta spesso in panchina e quando gioca trova la via del gol: adesso serve come il pane
di Fabio Gennari
La domanda che si fanno i tifosi, molto semplice, è questa: perché, nell'Atalanta che fatica a fare gol e a creare pericoli, resta in panchina dall'inizio l'uomo più prolifico e gioca invece un ragazzo che non ha ancora fatto vedere il suo potenziale all'ombra di Città Alta? La questione è seria: Mario Pasalic (bomber della squadra con 12 gol) fuori dai titolari a favore di Jeremie Boga (ancora a secco in campionato) rappresenta una scelta che, nei fatti, non si sta dimostrando giusta.
Il numero 88 croato segna con continuità, tre gol nelle ultime tre partite contro Venezia, Torino e Salernitana hanno contribuito in modo determinante a muovere una classifica che avrebbe potuto essere anche migliore con una Dea diversa e che invece è un po' piantata. Alle spalle di due attaccanti, come a Venezia, Pasalic ha già dimostrato di saperci giocare, ma questo non è il momento di cercare la prestazione (che sta mancando in campionato da qualche partita e, in generale, non caratterizza il girone di ritorno), ma gol e numeri per chiudere bene la stagione.
Boga ha caratteristiche diverse, potenzialmente l'ex Sassuolo è un giocatore molto interessante ma non pare avere ancora la gamba giusta per fare la differenza. Mettiamoci anche che il suo arrivo è coinciso con un periodo di calo netto del rendimento generale e il gioco è fatto. Insistere con lui alla ricerca di una scintilla che lo faccia risultare decisivo non è sbagliato a prescindere ma, a oggi, è una scelta che si sta rivelando sbagliata. Con in campo Muriel, Pasalic e uno tra Zapata (evidentemente stanco) e Malinovskyi la squadra potrebbe migliorare? Forse e vista la situazione sarebbe giusto provare.