Percassi è così: primo salvarsi (Anzitutto i piedi per terra)

Percassi è così: primo salvarsi (Anzitutto i piedi per terra)
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Ci sono due concetti basilari espressi dal presidente dell’Atalanta Antonio Percassi nell’intervista concessa a L’Eco di Bergamo e pubblicata questa mattina: l’importanza della salvezza e il futuro che attende i tifosi. Si parla anche della mancanza di bergamaschi tra i protagonisti della prima squadra, ma in questo caso, come abbiamo più volte ribadito anche noi, la variabile fondamentale è il tempo. Bisogna saper aspettare i ragazzi che stanno crescendo nel vivaio: il 90 per cento sono “made in Bergamo”.

 

 

La salvezza è un passaggio obbligato. Sentire parlare il numero uno orobico di permanenza in serie A dopo l’eliminazione dall’Europa League ed essendo reduci da due partecipazioni consecutive al secondo torneo continentale può sembrare anacronistico ma, come sempre, basta guardare un po’ più avanti delle semplici parole pronunciate. Pensando al campionato di serie A come ad una lunga corsa a ostacoli, è chiaro che si passa prima dai 40 punti che dai 60, anche se la rosa è di livello e soprattutto considerando il valore delle avversarie.

Percassi dice che si passa da lì per poi provare a vivere nuovamente il sogno, lo sottolinea dopo aver detto che la rosa per lui è la migliore di sempre e ribadendo che Gasperini è un pilastro del progetto. Il tecnico di Grugliasco è un ambizioso e vuole sempre il massimo, quindi se firma il rinnovo non è per soldi o per riconoscenza, ma perché vede un futuro positivo al timone dell’Atalanta. Come sempre, sono i fatti a dare forma al mondo nerazzurro e tutti gli indizi vanno nella stessa direzione. Massima fiducia.

 

 

Lo stadio e il rimbombo dei cori. L’altro punto centrale del discorso di Percassi riguarda la ristrutturazione dello stadio di Bergamo. Il calendario è ormai conosciuto da tempo (permessi a novembre, inizio dei lavori a maggio) ma ci sono almeno un paio di dettagli che vanno presi in considerazione. Il presidente ha parlato di interventi preliminari al parcheggio che sorgerà sotto il piazzale della Curva Morosini che sarà oggetto dei lavori programmati per l’estate 2020 e questo dimostra come si voglia accelerare al massimo tutto l’iter.

Il secondo aspetto da sottolineare è relativo ai materiali che saranno utilizzati. Per la copertura, già svelata nei progetti dei mesi scorsi, l’Atalanta sta pensando a qualcosa in grado di rimbalzare verso il campo il rumore dei tifosi. Una sorte di muro di gomma che ricacci sulle spalle e nelle orecchie dei giocatori quello che lo stadio è in grado di produrre a livello di decibel. Se il progetto e l’idea verranno messe in atto come previsto, il catino bergamasco diventerà un inferno per le squadre avversarie.

 

 

I bergamaschi che mancano stanno crescendo. Nel gruppo dei giocatori a disposizione di Gasperini, non ci sono bergamaschi. Rispetto a quanto avvenuto in passato questa è una mancanza, ma il serbatoio orobico non è a getto continuo e bisogna saper aspettare la crescita dei più piccoli. Se nel settore giovanile ci sono per il 90 per cento tesserati della nostra provincia e le nazionali giovanili fanno incetta di ragazzi dell’Atalanta a ogni giro di convocazioni, vuol dire due cose: i giocatori ci sono e sono pure molto interessanti.

Chi ha avuto occasione di passare a Zingonia nelle ultime settimane non può non aver notato che la nuova palazzina del settore giovanile è ormai arrivata al tetto e Percassi ha confermato che a lavori finiti gli investimenti per i ragazzi saranno di ulteriori 12-13 milioni di euro rispetto al passato. Le piantine dell’orto non nascono subito pronte ma bisogna coltivarle con pazienza e amore, l’Atalanta che sta sbocciando sui campi di Zingonia è esattamente la stessa cosa e questo modo di approcciare il calcio (con i conti a posto e tanto pragmatismo) è garanzia per il futuro.

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