L’Atalanta, nel giro di tre giorni, ha dimostrato ancora una volta che può vincere e perdere contro chiunque. Quindi subire un 3-1 a Verona, ultima di Serie A, giustissimo e poi rifilare un 2-1 completamente e pienamente meritato per quanto espresso in campo ai campioni del mondo del Chelsea.
Non c’è una spiegazione, non c’è una logica e nemmeno val la pena trovarla: urge guardare solo avanti e cercare di far valere nei prossimi impegni quei valori che gare come quella contro il Chelsea dimostrano esserci.
Appunto, i valori. Nei novanta minuti più recupero di Champions League, la squadra nerazzurra ha mostrato qualità, gamba e spirito. Tutto questo contro una compagine certamente priva di elementi importanti, ma pur sempre zeppa di giocatori forti. E averli affrontati con alcune scelte di formazione precise che dopo 17′ sono state messe in discussione dall’infortunio di Bellanova rende tutto ancora più bello. Kolasinac e Bernasconi, novità rispetto a Verona, hanno risposto presente e la Dea ne ha beneficiato.
In ultima analisi, la classifica. Stasera (10 dicembre) si concluderà il sesto turno e sapremo la posizione dell’Atalanta nella graduatori di Champions. Per differenza reti, una tra Real Madrid (12 punti) e Manchester City (10) – che stasera si affrontano – arriverà per forza di cose almeno a pari punti con la Dea e davanti grazie ai gol fatti, ma è evidente che il balzo verso gli ottavi di finale diretti è stato fatto. Una serata davvero magica sotto tutti i punti di vista.