Personalità e tecnica esaltate da Gasp, questa Dea può davvero fare grandi cose
Il tecnico dell'Atalanta, in conferenza stampa, ha fatto capire di essere molto contento della prova dei suoi ragazzi. E il merito è suo
di Fabio Gennari
Personalità e tecnica. La seconda la alleni, l'altra la costruisci. Si tratta comunque di componenti fondamentali per ottenere grandi risultati.
Il fatto che l'Atalanta, a Napoli, le abbia messe entrambe in campo e che queste doti siano state decisive per arrivare al risultato finale certifica la crescita di un gruppo che ormai sembra perfino trasparente rispetto ad avversarie e competizione. Se si vede la Dea giocare con questo piglio anche su un terreno complicato come quello del Maradona, significa che la strada è quella giusta. Anzi, giustissima.
Guardando le partite e osservando i giocatori si vede una crescita continua e davvero da urlo sia dei titolarissimi che delle prime alternative. Chi sta giocando da protagonista lo fa trascinando i compagni, in campo la squadra sembra un blocco unico e si vedono giocate di qualità. Che sono poi la base di quello che serve per essere grandi. Spesso Gasperini sottolinea questo aspetto: se le giocate (quindi gli appoggi, le scelte di passaggio) sono giuste, la squadra ne beneficia. Tutti compresi, nessuno escluso.
Festa di Zingonia ed esaltazione dei giornali a parte, oggi per la Dea non è il giorno dopo la vittoria di Napoli ma l'antivigilia della sfida in Champions contro lo Stoccarda. Solo guardando avanti, solo consapevoli di come il viaggio sia fatto di tappe e che per affrontarle al meglio bisogna giocare bene e con la testa giusta si può fare qualcosa più grande. Quanto grande lo capiremo solo tra qualche mese.