Una di quelle vittorie che ricorderemo nel tempo. Non per il “trofeo” che portano, ma per quello che l’Atalanta Bergamasca Calcio ha messo nei 96’, da far scoppiare il cuore. Sì, d’accordo, sono “solo” 3 punti di una fase campionato di Champions. Ma per chi era allo stadio (o davanti alla tv) e si è spellato le mani in quel finale di partita, Samardzic e Pasalic vanno abbracciati forte fino a domani mattina. E ancora e ancora.
Stavolta Tzolidis non basta al Club Brugge, la Dea ribalta 2-1 i belgi in rimonta e conquista i primi 3 punti della sua Champions League 2025/2026.
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Tripla sorpresa da parte di mister Juric alle formazioni iniziali. I dubbi su Ederson e Lookman vengono subito spazzati via: giocano entrambi titolari nel 3-4-1-2, con Pasalic trequartista e Bernasconi confermato esterno sinistro di Champions. Nel Club Brugge c’è ancora Sandra tra i titolari, con Vanaken interno del 4-2-3-1. Tresoldi, figlio dell’ex atalantino Emanuele, è il riferimento offensivo, con Tzolis a sinistra e Forbs sulla corsia opposta. Bel colpo d’occhio alla New Balance Arena, esaurito il settore ospiti con 1.300 appassionati arrivati dal Belgio.
In avvio la Dea prova subito a farsi vedere con un bel destro al volo di Bernasconi sugli sviluppi di un calcio d’angolo, messo fuori dalla difesa dei belgi. Questa conclusione, assieme al destro ciabattato di Ederson al 20’, saranno le uniche conclusioni nerazzurre verso la porta di Jackers nella prima frazione di gioco, con gli ospiti che sfruttano al massimo l’estro di Tzolis: al 15’ sinistro alto, al 37’ assist per Tresoldi messo sul fondo e al 38’ (complice un pallone perso malamente da de Roon) destro vincente che fulmina Carnesecchi e regala il vantaggio agli ospiti.
In avvio di ripresa, il Club Brugge ci prova ancora con Tzolic (48’, parata di Carnesecchi). Dopo l’ennesimo problema muscolare dei bergamaschi (fuori Kossounou per Musah, dopo che già Bellanova aveva dovuto fare posto a Zappacosta), Lookman prima ci prova di destro (54’) e poi serve ad Ahanor un buon pallone. In seguito a un’altra conclusione di Zappacosta (57’), i cambi di Juric (61’, passa a tre punte con Samardzic e Sulemana per Ederson e Lookman) scuotono un po’ la squadra. Per riprendere la partita serve però un episodio, che arriva al 72’: svarione difensivo di Sandra, che sbaglia il retropassaggio, Musah ci crede e dopo essere stato stoppato da Jackers lo stesso portiere è ingenuo su Pasalic, toccandolo e concedendo così ai nerazzurri il calcio di rigore. Dal dischetto, Samardzic è perfetto ed è 1-1 (74’).
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In quel momento, con un quarto d’ora più recupero da giocare, inizia un’altra partita. Il Club Brugge per poco non la rimette sui suoi binari (erroraccio di Musah nel retropassaggio, Sandra dalla linea di fondo non trova la porta sguarnita). Sono segni del destino, un destino che ha il numero 7 sulle spalle: Dino Sulemana prima sfiora il super gol con un destro a giro che va fuori di un amen (79’), poi, all’87’, pesca un calcio d’angolo con un’iniziativa personale che esalta i tifosi. Sugli sviluppi del corner, scambio Samardzic-Bernasconi-Samardzic, cross pennellato sul primo palo che Musah prolunga, trovando Pasalic all’appuntamento con il gol vittoria.
Gli ultimi minuti, recupero compreso, sono una scarica di adrenalina che ti fanno capire quanto questa vittoria pesi molto di più dei 3 punti. Con una squadra intera in infermeria, le ultime forze rimaste e un messaggio per tutti quanti: questo gruppo, questa Atalanta, questa gente non finiscono mai. Proprio mai.
Atalanta-Club Brugge 2-1
Reti: 38’ Tzolis (B), 74’ rig. Samardzic (A), 87’ Pasalic (A).
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou (52’ Musah), Djimsiti, Ahanor; Bellanova (46’ Zappacosta), de Roon, Ederson (61’ Samardzic), Bernasconi; Pasalic; Krstovic (89’ Brescianini), Lookman (61’ Sulemana). All. Juric.
Club Brugge (4-2-3-1): Jackers; Sabbe (89’ Me), Ordonez (89’ Romero), Mechele, Seys; Stankovic, Vanaken; Forbs (75’ Vetlesen), Sandra, Tzolis; Tresoldi (63’ Vermant). All. Hayen.
Arbitro: Eskas (Norvegia)
Ammoniti: 58’ Musah (A), 81’ de Roon (A).