Grande gestione

Prima l'Inter con Scamacca, ora la Roma con Zapata: è l'Atalanta che guida le trattative con le big

La gestione della società nerazzurra di questi ultimi anni sta permettendo ai dirigenti di fare operazioni di mercato, in entrata e in uscita, con grande forza anche al cospetto delle grandi

Prima l'Inter con Scamacca, ora la Roma con Zapata: è l'Atalanta che guida le trattative con le big
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di Fabio Gennari

Magari a livello nazionale non lo si sottolinea abbastanza, i motivi sono facilmente comprensibili, ma la gestione del mercato atalantino ha cambiato marcia rispetto al passato e ci sono due fatti che fanno capire bene come sia diversa la musica che suona in questo momento dalle parti di Zingonia: l'Atalanta non è più la provinciale che spalanca le porte alla grande squadra, sulle cessioni ma anche sui nuovi acquisti i nerazzurri si mettono sulla sedia dei protagonisti. E spesso ne escono vincitori.

L'operazione Scamacca è stata un successo anche per la capacità di pareggiare prima e superare poi, sul piano economico, l'offerta dell'Inter. A Milano pagano stipendi molto più alti, i bergamaschi sono andati sul giocatore forti dei fondi in cassa (ricavati da Hojlund, ma non solo) e hanno anche convinto, con il proprio progetto tecnico, il giocatore a trasferirsi a Bergamo. E non parliamo di un ragazzo a fine carriera ma di un classe 1999 che si sta costruendo la carriera. In rosa c'era già Touré, è ancora al suo posto anche Zapata quindi l'operazione prende ancora più valore.

A proposito di Zapata, ecco il secondo esempio di come la Dea sia, oggi, forte sul mercato. Da Zingonia hanno chiesto 10 milioni per il colombiano, con Touré, Scamacca, De Ketelaere e pure Muriel a disposizione il ruolo della prima punta (anche con caratteristiche diverse) è coperto anche se il maliano va operato. La Roma ha sempre giocato al ribasso, pur proponendo al colombiano 3 milioni l'anno per 3 anni. Fanno 9 netti, circa 18 lordi. Se offri prima 1, poi 3 e poi 5 milioni alla società orobica, significa che giochi al ribasso. E con l'Atalanta di oggi questo gioco non funziona.

Vero che anche in passato ci sono state cessioni di alto livello economico con i giallorossi (Mancini e Cristante i due più recenti), ma il vento è cambiato, anche per i giocatori. Zapata non è mai stato del tutto convinto di andare a Roma, sia per una questione tecnica che familiare. Nella Capitale parlano di Gasperini che si sarebbe messo di traverso, ma non è così. La verità è che Zapata non è andato alla Roma perché le condizioni che chiedeva l'Atalanta non si sono mai verificate. E tenere botta, se sei la Dea e gli altri una squadra metropolitana, è qualcosa di nuovo e importante per la realtà bergamasca.

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