Primo acquisto: rinnova CR77 «Ho ancora un gol da segnare»

Primo acquisto: rinnova CR77 «Ho ancora un gol da segnare»
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Il primo acquisto dell’Atalanta 2015/2016 è Cristian Raimondi. L’esterno di Sedrina ha rinnovato nei giorni scorsi il suo contratto con il club nerazzurro che era in scadenza il 30 giugno 2015, una notizia che arriva al termine di una stagione terribile per lui, che lo ha visto ai box dallo scorso 30 novembre 2014, giorno di Empoli-Atalanta in cui si infortunò ai legamenti.

La parola di Antonio Percassi. Le vacanze di Cristian Raimondi non sono ancora iniziate: fino al 12 giugno continuerà il lavoro al Centro Bortolotti di Zingonia prima di partire per Mikonos con la moglie Sarah e i figli Giulia, Camilla e Luca. Nonostante i mesi bui della riabilitazione, è arrivata una conferma per il prossimo anno, cosa mai stata in dubbio. «Devo essere sincero, non ho mai pensato che potesse saltare tutto. Sono sempre stato tranquillo anche se non stavo giocando per via dell’infortunio. La squadra non stava facendo grandi cose, ma per me la parola del presidente Percassi era una grande certezza. Lui e i dirigenti mi hanno fatto sentire la fiducia a più riprese, abbiamo atteso la salvezza matematica e poi abbiamo firmato l’accordo che prolunga la mia esperienza a Bergamo. Sono veramente contento».

 

 

Il ritorno mancato. Tutti i tifosi atalantini, per mesi, hanno sperato di rivederlo in campo almeno per qualche minuto nell’ultima giornata contro il Milan. Non è andata così e il primo ad essere dispiaciuto è proprio Raimondi. «Ho lavorato tantissimo per tornare in campo con il Milan, il dispiacere di non esserci stato è molto grande. Avevo promesso che sarei tornato per l’ultima giornata, era l’obiettivo che mi ero prefissato ed anche se sapevo che i canonici sei mesi scadevano più avanti (il 30 maggio erano passato 5 mesi e 10 giorni dall’intervento) volevo davvero rientrare. Ci siamo confrontati con il medico e non abbiamo rischiato. Il mister aveva tutti disponibili e c’è stata l’occasione, ad esempio per Scaloni, di giocare forse gli ultimi minuti con la maglia dell’Atalanta, o di dare spazio a quei ragazzi che nel resto della stagione non ne hanno avuto molto. Alla fine va bene così».

 

 

 

 

 

Un guerriero, una certezza.  Nella stagione appena conclusa, Cristian Raimondi ha collezionato solo 6 presenze e la miseria di 317 minuti. Di questi, 41 li ha giocati a Cagliari e 76 con il Napoli, 9 sul campo di Torino prima di due gare intere a Sassuolo in trasferta e in casa contro la Roma. La stagione si è fermata dopo 11 minuti sul campo del Castellani di Empoli. Ci sono dettagli di rendimento che spiegano tantissime cose: nei pochi minuti giocati, Raimondi ha servito due assist decisivi (uno contro il Napoli per Denis e uno contro la Roma per Maxi), e ha colpito un palo clamoroso in casa del Sassuolo. Metà delle partite giocate lo hanno visto protagonista, segno evidente di quando possa dare quando viene chiamato in causa. «Credo che il mio rinnovo sia arrivato perché in società hanno ben chiaro quello che posso dare all’Atalanta dentro al terreno di gioco. Parlavamo di questo prolungamento da diverso tempo, ben prima del mio infortunio e penso, nelle settimane precedenti alla sfida di Empoli, di aver dimostrato ancora una volta ciò che Raimondi può mettere in campo. Fuori dal campo, la mia passione per questa maglia mi ha portato e mi porterà a dare tutto, spontaneamente e incondizionatamente, senza nessuna remora».

 

https://youtu.be/VO7FiXra7xk

 

Il voto alla Dea. Cristian Raimondi non è solo un giocatore dell’Atalanta. Prima di tutto è un tifoso, lo è da quando era bambino e continua ad esserlo anche adesso che ha coronato il suo sogno di indossare la maglia della sua città. E da tifoso che voto si sente di dare alla stagione della Dea? «Il mio voto alla stagione dell’Atalanta è un 6. Abbiamo raggiunto la salvezza, era il nostro obiettivo minimo e lo abbiamo portato a casa ma devo essere sincero: una stagione in cui l’Atalanta si salva con due giornate di anticipo, secondo me, meriterebbe sempre un bel 7 pieno. Quest’anno abbiamo fatto forse meno rispetto alle aspettative, e per quello mi sento di dire che la stagione è appena sufficiente. Attenzione, però: nessuno dimentichi che non è affatto facile salvarsi in Serie A».

 

https://youtu.be/AUaowA6uq3w

 

L’obiettivo è un altro gol. Il peggio ormai è alle spalle. Cristian Raimondi vede la luce in fondo al tunnel ma è chiaro che non sarà tutto facile: «Sono consapevole che servirà del tempo per tornare al top, la rottura del crociato non è una cosa banale. Però voglio lavorare forte per tornare a dare una mano alla squadra, indipendentemente dal ruolo e dal minutaggio. Il campo ci dirà quando sarò di nuovo pronto per mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Non vedo l’ora che arrivi quel momento». L’ultima battuta del guerriero di Sedrina è per l’unico vero obiettivo personale. Lui che mette sempre l’Atalanta davanti a tutto, vuole con tutto il cuore regalarsi un’altra gioia personale. «Devo assolutamente fare un altro gol. È il mio obiettivo personale, viene sempre prima la squadra ma devo assolutamente rivivere quell’emozione perché è stata troppo forte e troppo bella: quel giorno vincemmo 1-0 con il Palermo, mancava pochissimo alla fine ed eravamo sotto la Curva Pisani. Sogno di rivivere quelle emozioni, voglio segnare ancora e ce la metterò tutta».

 

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