Il Primo Maggio giù la Nord Inizia un'altra rivoluzione

Il Primo Maggio giù la Nord Inizia un'altra rivoluzione
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I lavori di demolizione della Curva Pisani inizieranno il 1 Maggio, nel giorno della festa dei Lavoratori. Si aprirà il cantiere e subito dopo verrà abbattuto il tempio del tifo nerazzurro: nel giro di 4-5 mesi sulle ceneri della Pisani nascerà il nuovo “Muro Nerazzurro”, una tribuna da circa 8.500 posti appiccicata al campo e completamente coperta. Finora si sapeva più o meno tutto dei prossimi passi attesi per lo stadio di Bergamo, ma ci ha pensato il direttore Operativo dell’Atalanta, Roberto Spagnolo, a ufficializzare i prossimi passi durante una serata di premiazioni a Bergamo.

 

 

Inizia la rivoluzione, momento storico. Da un paio d’anni il destino dello stadio di Bergamo è segnato, l’Atalanta ha prima proceduto all’acquisto dal Comune e poi sono iniziati una serie di lavori d’ufficio e di relazioni che ha impegnato per mesi i tecnici dello studio De8 guidato dall’architetto Piantelli, insieme a tutte le componenti che si occupano di una parte dell’intervento. Ci sono dentro un po’ tutti, dai Vigili del Fuoco alla Sovraintendenza passando per il Comune e la Commissione di Vigilanza Provinciale fino all’Osservatorio sulle manifestazioni Sportive ma, finalmente, l’avvio dei lavori è stato fissato.

L’ultima gara interna a Bergamo si giocherà domenica 28 aprile contro l’Udinese, pochi giorni prima i tifosi orobici potranno vivere la semifinale di ritorno contro la Fiorentina (dovrebbe essere il 24 aprile, ma attendiamo conferme dalla Lega Calcio). Poi ci saranno solo ricordi, macerie e un nuovo cuore pulsante da animare con la solita grande partecipazione, anche se troppo nuovo per emozionare subito. Magari il rimbombo e la nuova visuale più attaccata al campo saranno splendidi, tuttavia la magia dei vecchi gradoni del Comunale resteranno nei cuori di chi li ha vissuti.

 

 

Con Genoa e Sassuolo lontano da Bergamo: Parma? Le partite contro Genoa e Sassuolo saranno dunque da disputare in un campo diverso da quello di Bergamo e, anche se non ci sono ancora conferme ufficiali, sembra che la destinazione più probabile sia Parma. Il Tardini è a norma per la serie A (non vale lo stesso discorso per Cremona) e per giunta la formazione di D’Aversa nelle stesse date sarà impegnata in trasferta, quindi tutto sembra incastrarsi alla perfezione. La soluzione Reggio Emilia va scartata perché all’ultima giornata c’è proprio Atalanta–Sassuolo.

Dal punto di vista calcistico, è chiaro che l’Atalanta non è particolarmente favorita da questo cambio di sede, ma non c’erano molte alternative per fare diversamente. I nerazzurri hanno finora fatto meglio in trasferta (i numeri, a livello di gol segnati, sono molto sbilanciati), la verità però è che la squadra di Gasperini ormai ha una tale maturità che non fa grande differenza affrontare avversari in casa o fuori. Certo, la spinta del pubblico è più forte a Bergamo ma da qualche parte bisogna cominciare.

 

 

Tifosi un po’ divisi: qualcuno mugugna, altri esultano. Tra i tifosi, lo spostamento fuori sede delle due partite ha generato reazioni contrastanti. La maggioranza di quelli che hanno lasciato commenti e considerazioni sulla pagina Facebook di RadioDea si dicono emozionati e soddisfatti visto che finalmente lo stadio rinnovato diventa realtà, ma c’è anche chi si lamenta del fatto che questa opzione avrebbe dovuto essere specificata o quantomeno prevista in fase di abbonamento iniziale.

Non sappiamo ancora se la società ha già in cantiere soluzioni per andare incontro ai tifosi che hanno pagato regolare abbonamento per diciannove partite a Bergamo e invece se ne ritrovano due in altra sede, di fronte alla grandezza di quello che sta accadendo sembra una questione di poco conto, ma contratti e regolamenti ci sono quindi bisognerà capire come verrà trovata una soluzione.

Detto questo, noi non vediamo l’ora che tutto si avveri: sembra un sogno, come il 3-0 alla Juventus. E invece è tutto meravigliosamente vero.

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