Protagonista con la Slovenia, ora Ilicic è atteso a Bergamo per la grande volata finale
Dopo due settimane con la sua Slovenia, oggi il fantasista atalantino chiude il suo trittico di partite ed è pronto a tornare a vestire la maglia nerazzurra
di Fabio Gennari
Questo pomeriggio (30 marzo) alle 18, la Slovenia chiude il trittico di partite di qualificazione ai Mondiali in Qatar del 2022 contro Cipro al NEO GSP Stadium di Nicosia. Per Josip Ilicic, in caso di nuova scelta negli undici iniziali, ci sarà la possibilità di giocare ancora da titolare una sfida che potrebbe lanciare la squadra del ct Kek ai vertici del rispettivo girone insieme alla Russia. Quello che interessa di più dalle parti di Città Alta, tuttavia, è il rendimento del numero 72 nerazzurro, che con la maglia della Slovenia sta facendo vedere grandi cose.
Nei 180' minuti più recupero giocati contro Croazia e Russia, Ilicic ne ha giocati 177'. L'1-0 rifilato alla formazione di Pasalic lo ha visto tra i protagonisti pur senza andare in rete; a Sochi sabato pomeriggio la sua splendida rete di sinistro a incrociare non ha permesso ai suoi di ribaltare la situazione (2-1 il finale), ma i segnali che sono arrivati dal campione sloveno lasciano ben sperare per l'ultima parte della stagione. Quando indossa la casacca della Slovenia, il 33enne attaccante atalantino trova sempre ottime motivazioni.
Dall'inizio del 2021, Ilicic ha offerto prestazioni altalenanti. Grandi giocate, gol e assist contro ad esempio Benevento e Milan; prove ampiamente insufficienti contro Torino e Real Madrid. Si dice che faccia tutto parte del personaggio e in effetti un po' di alti e bassi, anche in brevi periodi, la carriera del numero 72 sloveno li ha avuti.
Al termine della stagione mancano meno di due mesi, ci sono ancora undici partite ufficiali tra campionato e la finale di Coppa Italia, e quindi lo spazio per ritagliarsi un altro grande ruolo da protagonista c'è. Dipende solo da Josip Ilicic. Il suo rendimento con la Dea ha bisogno di un'accelerata e grazie alla presenza di Gasp in panchina non c'è dubbio che, ogni volta, Ilicic parte alla pari degli altri. I 33 anni non contano quando sei così decisivo.