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Antivigilia
Quanto manca alla Lazio? Queste settimane lunghe a cui siamo tutti disabituati
Senza le coppe, il tempo sembra non passare mai. Soprattutto perché a Firenze abbiamo perso e la voglia di riscatto, contro la Lazio, è tanta
di Fabio Gennari
Questa volta ci ha dato una mano il film sulla Dea. Però, pensandoci bene, rispetto a dodici mesi fa (ma anche solo a qualche settimana addietro di questo 2025) ora il tempo scorre lento. Lentissimo. Perché una partita alla settimana permette sì di analizzare e preparare al meglio la prossima gara alla squadra (e pure a noi osservatori), ma pur sempre di sette giorni si parla. E quando passi dal frullatore alla lentezza dell'"impasto a mano", la differenza è netta. Nettissima.
Atalanta-Lazio è una gara molto importante, dopo la sconfitta contro la Fiorentina era forse meglio giocare subito ,come tante volte è successo in passato (ricordate Cagliari prima di Liverpool?), ma questo finale di campionato offre questo tipo di calendario e quindi tocca abituarsi. Cercando soprattutto di non farsi travolgere da discorsi esterni che non parlano di campo ma alimentano voci, più o meno fondate, su quello che accadrà in estate.
C'è anche da dire che, rispetto alle avversarie, l'Atalanta è in testa al gruppetto di squadre che sono in lotta per uno dei due posti nella prossima Champions rimanenti. Poi viene il Bologna e poi la Juventus, dietro tutte le altre.
Battere la Lazio permetterebbe quantomeno di tenere inalterate le distanze, se non addirittura di aumentarle. Una condizione perfetta per chi crede ancora (come tutto il gruppo) che la Dea è padrona del proprio destino.
