Che peccato

Quarta sconfitta nelle ultime cinque partite per la Dea: a Bergamo l'Inter (con due autoreti) vince 3-2

L'Atalanta gioca una buona partita, perde per un paio di episodi sfortunati e chiude il 2022 con 27 punti in 15 giornate: potevano essere qualcuno in più

Quarta sconfitta nelle ultime cinque partite per la Dea: a Bergamo l'Inter (con due autoreti) vince 3-2
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di Fabio Gennari

Un’altra sconfitta per l’Atalanta di Gasperini. Sfortunata (due autoreti), giunta al termine di una prestazione di certo non negativa, ma pur sempre una sconfitta. Che con un risultato diverso a Lecce poteva avere un sapore molto diverso. E invece manda l’Atalanta un po’ più lontana dai sogni Champions e più vicina alla lotta per un posto tra Europa e Conference League. Vince l’Inter, oltre alle due autoreti è decisivo Dzeko, che aveva pareggiato il rigore di Lookman nel primo tempo. Il 2-3 di Palomino non basta. Per la Dea la prima parte del campionato, prima della sosta per i mondiali, si chiude con 27 punti in 15 giornate, che non sono certamente pochi, ma che hanno un sapore acidulo se si ragiona sui soli tre punti conquistati negli ultimi 450 minuti.

La sorpresa, in casa atalantina, è doppia. Toloi accusa un problema nel riscaldamento e Gasperini sceglie Palomino, il modulo poi è il 4-2-3-1 e fin dalle prime battute i bergamaschi sono in pieno controllo della situazione sul piano del gioco. Dopo una mezza occasione per Dimarco, Pasalic al 15’ pesca Koopmeiners in profondità e l’olandese costringe Onana alla parata difficile sul primo palo. L’angolo conseguente di Lookman porta Palomino alla conclusione di testa, ma l’estremo interista è ancora bravo. Il risultato cambia al 25’, Lookman trasforma un rigore per fallo di De Vrij su Zapata (ingenuo l’olandese) e nella seconda parte del primo tempo c’è solo un’occasione per gli ospiti che, purtroppo, vale il pareggio: cross di Calhanoglu, spizzata di Lautaro (con Demiral troppo “passivo” sul numero 10 dell’Inter) e zampata ravvicinata di Dzeko. Per quanto si è visto, il risultato è strettissimo per i padroni di casa.

Nella ripresa la formazione orobica cambia volto con Malinovskyi per Scalvini, al 54’ Koopmeiners e Pasalic costruiscono una bella occasione palla a terra per Zapata che sfiora il palo, ma al 56’ l’Inter va in vantaggio: palla persa malamente da Malinovskyi, ripartenza Inter con cross di Dimarco che al centro trova la deviazione di Maehle, a contrasto con Dzeko, alle spalle di Musso. Il 3-1 dell’Inter arriva con un’altra autorete, stavolta è Palomino a spedire in porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo e quando lo stesso tucumano al 77’ segna il 2-3 su angolo di Koopmeiners la Dea prova anche a rialzare la testa cercando il pareggio. Hojlund su cross di Maehle (82’), Lookman da buona posizione (90’) e Koopmeiners di testa (95’) non trovano però la deviazione vincente e la Dea perde la quarta partita delle ultime cinque: questa volta, come con il Napoli, il risultato va oltre ai demeriti, ma la sosta e il lavoro a Zingonia saranno determinanti per capire molte cose. Cercando di invertire la rotta e prendendo le decisioni che vanno prese per il bene della Dea.

ATALANTA-INTER 2-3

Reti: 25’ Lookman(A), 37’ Dzeko (I), 56’ Aut. Maehle (A), 62’ Aut. Palomino (A), 77’ Palomino(A)

ATALANTA (4-2-3-1): Musso, Hateboer, Demiral (69’ Okoli), Palomino, Maehle, Scalvini (46’ Malinovskyi), Ederson, Koopmeiners, Pasalic (83’ Boga), Lookman, Zapata (69’ Hojlund). All. Gasperini

INTER (3-5-2): Onana, Skriniar, De Vrij, Bastoni (72’ Acerbi), Dumfries (72’ Bellanova), Barella, Calhanoglu, Mkhitarian (80’ Brozovic), Dimarco (80’ Gosens), Dzeko, Martinez (84’ Correa). All. Inzaghi.

Arbitro: Chiffi di Padova

Ammoniti: 74’ De Vrij (I), 85’ Skriniar (I), 87’ Onana (I)

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