Quei tre talenti lì davanti sono una manna dal cielo

Quei tre talenti lì davanti sono una manna dal cielo
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Gomez, Ilicic e Zapata. Poi Ilicic, Gomez e Zapata. Poi Zapata e Ilicic con Gomez. Girateli come volete, ma quei tre, ancora una volta, hanno determinato il risultato. Che sarebbe stata dura era chiaro fin dall’inizio, le partite però durano novanta minuti e alla fine ha ragione ancora la Dea.

 

 

Berisha 6,5: risponde alla grande al sinistro di Petagna al 7’, non può nulla sulla zuccata vincente dello stesso Petagna all’8’ che salta indisturbato. Per il resto è bravo in uscita e a dare tranquillità ai compagni.

Toloi 6: palla suicida persa al 7’ che Petagna per poco trasforma nel gol del vantaggio; l’errore è grave anche perché sul calcio d’angolo successivo nasce il gol di Petagna. Si riscatta poi con una buonissima prova strappando la sufficienza.

Palomino 6,5: buon primo tempo in controllo su Petagna, anche se sul gol del vantaggio si dimentica di seguire il movimento a staccare del centravanti spallino. Nella ripresa salva su Paloschi. Complessivamente è attento e si fa sempre vedere anche in appoggio all’azione offensiva.

Mancini 6,5: primo tempo in controllo della zona senza grandi pressioni, ma anche con poca precisione in appoggio alla manovra offensiva. Sale in cattedra nel secondo tempo quando i suoi anticipi sono sempre preziosi.

Hateboer 7: primo tempo con poca precisione nonostante alcune ripartenze che potevano risultare molto più efficaci. Nel finale ha ancora un sacco di birra e si vede: all’80’ assist con il contagiri per Zapata che non sbaglia. Giocata decisiva per i tre punti.

 

 

De Roon 7: fino al riposo il traffico della sua zona lo condiziona un po’ e non riesce a giganteggiare come al solito; sale in cattedra nella ripresa e il suo fosforo al centro è decisivo per tenere alto il baricentro.

Freuler 5,5: perde un paio di palloni stranissimi in avvio, sembra quasi assente, ma per fortuna si riprende abbastanza agevolmente e chiude la prima frazione con un bel destro che si spegne di poco alto sopra la traversa. Gara complicata, forse la peggiore della stagione considerando i suoi standard. (78’ Pasalic 6,5: buon finale di gara, controlla le operazioni ed è preciso nelle giocate).

Castagne 6,5: salva un gran pallone quasi sulla linea dopo il colpo di testa di Bonifazi (37’), manda nello spazio Zapata in occasione del pareggio e, complessivamente, la sua partita è molto buona dalle parti di Lazzari che è uno degli uomini più pericolosi della Spal. (70’ Gosens 6,5: sbaglia un paio di appoggi ma ferma anche due volte Lazzari che non riesce a superarlo nemmeno sul piano del ritmo).

Gomez 7: prima conclusione degna di nota al 15’ su assist di Zapata, si ripete al 23’ quando il suo destro a colpo sicuro viene respinto alla grande da Viviano. Nella ripresa è un moto perpetuo, non segna e non fa assist, ma il suo gioco in quella zona di campo è veramente decisivo. Ancora una volta tra i migliori. (90’ Pessina sv).

 

 

Zapata 8: con Ilicic il migliore in campo. In ritardo su Petagna (ma non era il suo uomo) in occasione del vantaggio ospite, è invece bravo a mandare in porta Papu al 15’ e al 23', ma la palla si spegne sul fondo. La gara è tosta, lui lotta come un leone e al 57’ serve Ilicic per il pareggio. Nel finale torna bomber, il suo gol all’80’ è splendido per tempismo e aggressione della porta. Spettacolare.

Ilicic 8: alcune volte gioca un altro sport. Qualche tocco di fino e un paio di conclusioni che meritavano miglior fortuna in un primo tempo dove lo innescano poco ma in cui dimostra di esserci. Nella ripresa pareggia i conti con un bel gol da opportunista su assist di Zapata (57’) e avvia da campione l’azione del 2-1. Imprescindibile.

Gasperini 8: manda in campo la squadra migliore e ha il grande pregio di non cambiare assetto né approccio per una Dea che sui novanta minuti trova sempre la soluzione migliore per sistemare ogni cosa. Quarto posto provvisorio, in attesa del Milan e con Sampdoria e Fiorentina a distanza di sicurezza. Meglio di così era difficile.

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