Caso Gomez, interviene Percassi: «Ceduto per grave indisciplina verso la proprietà»
Ci pensa il proprietario della società orobica a chiudere ogni polemica sulla questione Gasperini - Gomez usando parole dure e molto dirette
di Fabio Gennari
«Mi spiace tornare a parlare della vicenda, ma la cessione di Alejandro Papu Gomez è stata voluta da Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, per un grave atto di indisciplina nei confronti della proprietà. Altro non c’è da aggiungere. Antonio Percassi, Presidente Atalanta B.C.». Con questo comunicato, apparso sul sito ufficiale della società nerazzurra, il numero uno dei bergamaschi è intervenuto in maniera lapidaria sulla polemica innescata da un'intervista a La Nacion, quotidiano argentino, dell'ex capitano Gomez. Nel testo buona parte è dedicata al litigio con Gasperini e con la società che ha portato al suo addio.
Nel comunicato ufficiale il presidente, per la prima volta, afferma chiaramente che la cessione di Gomez fu voluta proprio da lui e, sinteticamente, ne spiega anche il motivo: «Per un grave atto di indisciplina nei confronti della proprietà». Poche parole, ma rivelatrici, perché si dice che il Papu non è stato allontanato dall'Atalanta a causa del dissidio con Gasperini, bensì per qualcosa che è accaduto tra Gomez e la proprietà, cioè i Percassi. I bene informati spiegano che ci fu un incontro che avrebbe dovuto pacificare la situazione tra tecnico e giocatore. L'incontro ebbe luogo tra i Percassi, Papu Gomez e il suo procuratore. In quella circostanza, Gomez avrebbe gravemente mancato di rispetto ad Antonio Percassi. E fu in quel momento che la proprietà decise che il rapporto con il giocatore argentino era arrivato al capolinea.
Conoscendo lo stile dei Percassi, il comunicato di oggi non era affatto scontato. La linea del silenzio, la volontà di passare oltre avvolgendo di indifferenza la presa di posizione di Gomez sembrava la scelta ancora una volta preferita dalla proprietà atalantina. Invece, mosso da un fastidio evidente per quanto accaduto, il presidente ha deciso di parlare. Pochissime parole, ma pesanti come macigni.