Questione Pinamonti, l'Inter vuole la "recompera" ma l'Atalanta non è d'accordo
L'Inter ha bisogno di vendere ma sembra non voler perdere in modo definitivo il controllo del centravanti. Situazione da monitorare
di Fabio Gennari
Nonostante le tante voci che circolano e gli inserimenti più o meno concreti di altre società (che possono sempre diventare importanti o decisivi), la questione Pinamonti, dalle ultime verifiche effettuate, è molto semplice: il nodo principale che sta condizionando il passaggio all'Atalanta dell'attaccante riguarda la volontà dell'Inter di mantenere un diritto di "recompera" sul giocatore. La Dea, dal canto suo, non vorrebbe ripetere quanto accaduto alcune stagioni fa con Spinazzola (prestito biennale dalla Juventus senza possibilità per la Dea di riscattarlo, quindi il giocatore era fuori controllo). E così si continua a trattare.
La posizione del club orobico sembra chiara: l'investimento è nei programmi ma non con formule che mettano l'Atalanta nella condizione di non poter controllare al cento per cento il cartellino di un giocatore. Pinamonti avrebbe già pienamente accettato l'Atalanta, non risultano problemi di commissioni agli agenti e tutto è legato alla volontà o meno della società milanese di insistere sul controllo futuro del giocatore. Una soluzione si potrebbe trovare, magari con una percentuale di rivendita, ma per il momento la situazione è questa.
La volontà del giocatore è quella di venire a Bergamo, non è pensabile che una trattativa di questo tipo si trascini per molto tempo e la dimostrazione di come la volontà Pinamonti, in questo momento, sia decisiva è legata al Monza: i brianzoli arrivano ai 20 milioni che chiede l'Inter eppure l'operazione non si chiude. Le vie del mercato sono infinite e tutto può cambiare nel giro di poche ore ma, a oggi, la situazione Pinamonti è ferma per quanto abbiamo spiegato e può cambiare solo se i meneghini accettano una formula diversa da quella che hanno in mente.