Questo 3-3 lo conferma: con il tridente di Gasp l'Atalanta può tornare in Champions
di Xavier Jacobelli
Lo spettacolare 3-3 in casa della Juve, sesto risultato utile consecutivo dei nerazzurri nelle sfide con i bianconeri, lo conferma: l'Atalanta può tornare in Champions League.
La prova dello Stadium è stata all’altezza dello strepitoso inizio d’anno nerazzurro: in campionato, due vittorie, due pareggi, quindici gol segnati; in Coppa Italia, una vittoria, cinque gol all'attivo, qualificazione ai quarti di finale. Su tutti, Ademola Lookman, alla terza doppietta consecutiva, arrivato già a undici gol nella sua prima stagione in Serie A (13 contando anche i due in Coppa Italia), il quarto esordiente nel nostro massimo torneo ad andare così velocemente in doppia cifra dopo Berardi, Lukaku e Ronaldo.
Nonostante l’assenza di Koopmeiners, autentico cervello della squadra, l'Atalanta è partita benissimo, brandendo il tridente Boga-Lookman-Hojlund e aggredendo la Juve nei primi minuti con il pressing di classico stampo gasperiniano. Il botta e risposta che ha portato al 3-3 finale suona come premio all’orgoglio dei bianconeri che hanno rialzato la testa dopo i 15 punti di penalizzazione inflitti quarantotto ore prima dalla giustizia sportiva e seguiti alla batosta napoletana del 13 gennaio scorso. L’esultanza di Allegri al gol di Danilo la dice lunga su quanto l'allenatore tenesse a non perdere una partita che sperava di vincere: anche perché, ora il quarto posto è lontano 14 punti. Gasperini, invece, è soltanto a due lunghezze dalla zona più preziosa della classifica.
A Torino, Gian Piero ha avuto la riprova che, con il suo tridente, può battersi per il traguardo Champions. In casa della Juve, in una serata particolarmente importante per i bianconeri, l'Atalanta ha riaffermato la sua dimensione di grande squadra. Con Boga- Lookman-Hojlund la Dea può arrivare lontano e Scalvini, Gasperini dixit, è già il leader del presente e del futuro.