Tante chiacchiere

Ranieri: «Non sarà Gasperini l'allenatore della Roma». Quando il fumo è più dell'arrosto...

Il tecnico dei giallorossi, che è in prima linea nella scelta del suo successore per la prossima stagione, ha smentito le voci "certe". Serve pazienza, come avevamo detto

Ranieri: «Non sarà Gasperini l'allenatore della Roma». Quando il fumo è più dell'arrosto...
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di Fabio Gennari

Claudio Ranieri è l'attuale allenatore della Roma. Chiuderà la stagione e poi, a giugno, passerà dall'altra parte della scrivania. Ieri (27 marzo), in conferenza stampa, ha parlato molto chiaramente di quello che succederà sulla panchina dei giallorossi nei prossimi mesi. Con una puntualizzazione importante che riguarda il tecnico della Dea.

«Gasperini? Non sarà lui l’allenatore della Roma, non sarà nessuno di quelli i cui nomi sono usciti finora». Chiaro, diretto, molto sicuro nelle sue dichiarazioni. Anche perché è proprio Ranieri che si sta occupando, insieme ai vertici giallorossi, della scelta del futuro tecnico.

Ore, giorni e forse pure settimane (almeno un paio) con un rubinetto aperto di certezze in arrivo dalla Capitale (e non solo) circa il futuro del tecnico dell'Atalanta sulla panchina dei giallorossi spazzate via da un "no" tranciante. Magari tra poco cambia tutto, magari alla fine hanno ragione quelli che sostengono che Gasperini andrà alla Roma (un posto che «piace a tutti, come la Nazionale», ha dichiarato lo stesso mister di Grugliasco), ma adesso è tutto fumo. Tanto, troppo fumo.

Lo abbiamo scritto, lo abbiamo argomentato, lo abbiamo sottolineato: la partita per la panchina è aperta, è stata svelata dalle dichiarazioni di Gasperini prima dell'Empoli e non si è ancora chiusa. Semplicemente perché adesso c'è da finire bene il campionato con la conquista di un posto in Champions e poi, come accade ogni anno, si deciderà.

Oggi nessuno può sapere con certezza cosa accadrà, nemmeno le voci "sicure" che circolano. Di sicuro c'è solo un contratto da 6 milioni fino al 30 giugno 2026, una storia stupenda lunga nove anni e nove partite da giocare. Il resto, tutto il resto, viene dopo.

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