Uno dei primi tasselli che sarà fondamentale mettere a posto sarà al scelta del centravanti titolare. O, per meglio dire, la consacrazione sul campo del numero 9 che guiderà l’attacco della Dea.
Attualmente, in rosa, ci sono Gianluca Scamacca e Nikola Krstovic. Due giocatori per un ruolo che, la passata stagione, vedeva solo Retegui come protagonista. In termini numerici, quindi, un passo avanti: c’è sempre un titolare e una riserva (a meno di infortuni). Per Palladino, l’obiettivo è sicuramente quello di esaltare e portare al top entrambi, gestendo poi i carichi di lavoro.
Scamacca è tornato in Nazionale, ormai si può considerare recuperato dai problemi fisici, ma ha bisogno di ritmo, minuti, fiducia e gol. L’anno scorso, a Firenze, grazie all’attuale mister nerazzurro è esploso Moise Kean, che quest’anno – al contrario – non sta incantando. Se Palladino saprà rilanciare anche Scamacca, per la Dea arriveranno giorni buoni. Anzi, molto buoni.
E poi c’è Krstovic, che non può continuare a sbagliare tanto come fatto in questo avvio di stagione. I suoi gol, a Lecce, li ha sempre fatti e anche se il livello all’Atalanta è diverso c’è qualcosa di buono anche lì da tirar fuori.
Che sia uno o l’altro a fare meglio, poco importa. Il ruolo della prima punta è importantissimo e l’Atalanta ha attualmente sette attaccanti in rosa, di cui due fanno esattamente quel mestiere. Bisogna però fare in modo che lo facciano meglio. Già alla ripresa del campionato, sul terreno del Napoli (22 novembre), Palladino farà delle scelte e chissà quale sarà dei due il prescelto. Oppure se, sulla scorta di quanto visto altre volte, il mister opterà per attaccanti più mobili cercando di sorprendere i partenopei.