Mentre a Zingonia gli allenamenti sono ripresi, con Zappacosta e Bakker impegnati in un lavoro individuale (in campo per l’olandese), nelle ultime ore sono sempre più i discorsi di mercato a tenere banco.
Prima di analizzare i vari spifferi che circolano, è bene sottolineare una questione regolamentare importante: Nikola Krstovic, in base all’articolo 95 delle Noif (Norme organizzative interne della Figc), non può giocare per un’altra squadra in questa stagione sportiva.
Al punto 2 del suddetto articolo si legge: «Nella stessa stagione sportiva un/una calciatore/calciatrice “professionista” può tesserarsi, sia a titolo definitivo che a titolo temporaneo, per un massimo di tre diverse società, ma potrà giocare in gare ufficiali solo per due delle suddette società». Krstovic è sceso in campo in Coppa Italia con il Lecce a inizio stagione (e ha pure fatto gol il 15 agosto contro la Juve Stabia) e poi ha vestito la maglia della Dea, convincendo poco finora. Quindi, se passasse a un’altra società non potrebbe giocare.
Detto questo, al momento la posizione dell’Atalanta sul mercato è di attesa. Se ci fosse la possibilità di prendere un calciatore importante, la società non avrebbe problemi a farlo, ma intenzioni e azioni sono cose molto diverse. Senza contare il volere del giocatore: sui social, ad esempio, si parla molto di come un attaccante come Raspadori farebbe comodo ai nerazzurri, ma il ragazzo, che vuole lasciare Madrid per giocare di più, a Bergamo avrebbe lo spazio a cui aspira?
Dalle ultime verifiche fatte, la rosa della Dea viene considerata di livello. Normale che per chi gioca meno arrivino richieste e interessamenti, ma l’Atalanta, prima di lasciar partire qualcuno (e nessuno, al momento, ha chiesto di andare via) dovrà valutare eventuali alternative. Difficile, infine, la partenza a gennaio di elementi importanti come Lookman ed Ederson, che sono considerati fondamentali per il prosieguo della stagione. Sarà un mercato complicato quindi, e proprio per questo da seguire con attenzione.