«Palermo in crisi? Non mi fido» Reja vuole un'altra vittoria

«Palermo in crisi? Non mi fido» Reja vuole un'altra vittoria
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Che Atalanta vedremo contro il Palermo? Quella luminosa di Roma o quella che di tanto in tanto cade vittima del suo lato oscuro, come contro il Toro? La Dea di quest'anno sembra dottor Jekyll e Mr.Hide: capace di grandi imprese, ma anche di inattesi scivoloni. Decifrarla è quasi impossibile, Edy Reja si veste da psicologo e ci prova.

«Dobbiamo maturare». «Se abbiamo la mentalità giusta possiamo fare risultato contro qualsiasi avversario, l'abbiamo dimostrato. Ma abbiamo bisogno di dare continuità alle prestazioni e di concretizzare di più. In partite come quella contro il Milan abbiamo sbagliato troppo, per strada abbiamo lasciato un po' di punti. Serve più attenzione, quando vai in vantaggio devi moltiplicare gli sforzi. E non si può cadere in ingenuità: su questo dobbiamo maturare. Questa squadra deve crescere, avere ambizione e voglia di migliorarsi sempre».

 

[Il backstage della foto di squadra]

 

Spiragli importanti. «Contro il Palermo dobbiamo vincere, non abbiamo scelta se vogliamo dare continuità alla bella prova di Roma. Non sarà semplice, perché i rosanero hanno qualità e gioventù. Ma vincere ci aprirebbe importanti spiragli, la classifica si farebbe molto interessante. Senza contare che i tre punti ci regalerebbero grande fiducia per il futuro».

Pericolo Palermo. «Loro in crisi? Non mi fido. Quando ci sono tensioni e difficoltà di solito il gruppo si compatta. In più hanno un nuovo tecnico e quando capita questo i giocatori sono mentalmente più freschi, c'è attenzione per assimilare i nuovi schemi. Con la Lazio meritavano di vincere e anche contro la Juve sono andati bene. I bianconeri ci hanno messo un'ora per trovare il gol. Affronteremo una squadra con buone potenzialità, che sa chiudersi in modo efficace facendo molta densità. Perciò servirà lucidità e una manovra molto veloce per crearle problemi».

Emergenza centrocampo. «Cigarini soffre per la distorsione, vedremo come sta. Cercheremo di fasciarlo e mandarlo in campo in qualche modo, perché ci serve. Migliaccio sta meglio, mi ha detto che è pronto. Potrei anche mettere lui davanti alla difesa e dare più libertà a De Roon, vedremo. Questi infortuni non ci volevano, non sono gravi ma ci impediscono di schierare la miglior formazione. Dietro per fortuna abbiamo qualche alternativa in più. Anche Suagher è pronto a darci una mano».

Fiducia a Denis. «Lui ha bisogno di giocare con continuità per riuscire ad esprimersi ai suoi livelli. Ci aspetiamo che sia sempre decisivo come negli anni scorsi, ma dimentichiamo che in passato giocava sempre. Adesso avrà la possibilità di farlo di qui alla sosta. Poi c'è anche Monachello, a Udine l'ho visto bene per un tempo, poi è calato. Per noi il centravanti è importante, deve fare un po' da regista offensivo. È un ruolo che prevede tanti movimenti e dunque dispendioso. Dal mercato non mi aspetto però nuove punte, ne abbiamo già tre. A meno che la società non decida di vendere qualcuno».

Moralez segnerà. «Moralez impreciso davanti al portiere? Lui fa tutto con grande rapidità, quando arrivi lì serve un po' di freddezza. Ma non deve diventare un problema per lui: gli basta segnare per sbloccarsi. Tante volte è stato anche sfortunato, ma quest'anno ha fatto gol addirittura di testa: vedrete che prima o poi la butterà dentro».

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