La Dea in cerca di altri punti (l'ultima volta fu un trionfo)

La Dea in cerca di altri punti (l'ultima volta fu un trionfo)
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L’ultima volta è finita in trionfo, con la squadra che dopo aver regolato sul campo il Bologna per 2-0, prima festeggiò sotto il settore ospiti e poi venne bloccata al casello di Bergamo da almeno 500 tifosi in delirio per la striscia di sei vittorie consecutive appena conquistate. Era il 29 marzo 2014, è passato circa un anno e mezzo ma le emozioni di quel giorno e le magie di De Luca ed Estigarribia sono ancora vive nel cuore di tutti i tifosi bergamaschi.

 

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Oggi pomeriggio l’Atalanta torna al Dall’Ara (fischio d’inizio alle 15) per l’undicesima giornata di campionato ed anche se nessuno lo dice a voce troppo alta c’è grande fiducia per l’ennesimo risultato positivo della stagione. Reja in conferenza stampa ha parlato dei tanti rischi e delle insidie che una gara come questa nasconde, Donadoni (appena arrivato al posto di Delio Rossi) sta cercando di correre contro il tempo per rilanciare la squadra. Con 17 punti a 6, la classifica dice che tra le due squadre c’è un abisso. Starà alla Dea tradurlo in punti preziosi.

Come ci arriva l’Atalanta. Dopo la sconfitta di Torino, il successo in rimonta sulla Lazio ha rilanciato le ambizioni dei nerazzurri. Qualche acciacco di troppo potrebbe tuttavia condizionare lo schieramento iniziale, Gomez e Moralez non sono al massimo e considerando che sono finora stati loro gli uomini chiave delle belle partite giocate dai nerazzurri è chiaro che qualche difficoltà potrebbe anche nascere.

Il 4-3-3 non sarà cambiato, con questo modulo l’Atalanta attacca e difende con grande ardore e sarà fondamentale capire come gireranno le gambe degli orobici: se per la terza partita della settimana sarà rimasta birra in corpo, i nerazzurri a Bologna potranno conquistare altri punti importanti. Viceversa, considerando la carica del cambio in panchina degli avversari, sarà importante gestire il match anche puntando al pareggio.

 

 

Come ci arriva il Bologna. La squadra di Donadoni è in grande difficoltà. Contro l’Inter, nell’anticipo di martedì, un errore di Ferrari ha favorito Ljajic e Icardi, ma il dato più incredibile riguarda l’attacco: il primo e unico tiro in porta di tutto il match è arrivato al minuto 94’ con Destro che ha fallito il pareggio. A quota 6 punti, con 8 sconfitte in 10 gare e una vittoria come quella sul Carpi strappata in pieno recupero e in rimonta, l’autostima della squadra felsinea è sotto i tacchi.

Donadoni ha iniziato a provare il nuovo 4-3-3 ma probabilmente rimarrà fedele al 3-5-2 soprattutto perché non c’è stato il tempo (è arrivato mercoledì, ha lavorato solo quattro giorni con la squadra) per  verificare nuove soluzioni. Mai come in questa occasione, il nuovo tecnco punterà tutto sulla voglia di riscatto e sulla disponibilità dei suoi uomini: per essere grandi non bastano un presidente americano e una campagna acquisti fatta di tante suggestioni e poca programmazione.

Le ultime di formazione. Il tecnico atalantino in conferenza stampa è stato abbastanza vago sulle possibili  scelte. In difesa, nonostante il ritorno di Toloi, Stendardo giocherà nuovamente vicino a Paletta con Masiello a destra e uno tra Bellini e Brivio (sarebbe l’esordio per lui) sulla sinistra. A centrocampo de Roon e Carmona sono sicuri di giocare, Kurtic non ha convinto ma potrebbe trovare ancora spazio anche se Cigarini è pronto. Davanti, nessuno è certo di una maglia: Gomez, Pinilla e Moralez potrebbero rifiatare (magari non tutti e tre assieme) e sono pronti D’Alessandro, Denis e Raimondi a prendere il loro posto.

Nel Bologna Ferrari sarà confermato nonostante l’erroraccio di martedì, Gastaldello e Rossettini saranno la coppia centrale mentre Donsah e Diawara saranno la coppia centrale di mezzo. Giaccherini, Masina, Mounier e Rizzo avranno il compito di aiutare Destro a sbloccarsi, lo schieramento è ancora un rebus tra 4-3-3 e 3-5-2.

 

Probabili Formazioni

Bologna (3-5-2): Mirante, Ferrari, Gastaldello, Rossettini, Masina, Donsah, Diawara, Rizzo, Giaccherini, Mounier, Destro. All. Donadoni.

Atalanta (4-3-3): Sportiello, Masiello, Stendardo, Paletta, Bellini, Carmona, De Roon, Kurtic, D’Alessandro, Denis, Gomez. All. Reja.

La conferenza stampa di Reja. L'Atalanta va di corsa ma Reja avverte: attenti a inciampare, il Bologna di Roberto Donadoni ha una gran voglia di farci lo sgambetto. E allora meglio stare tutti allineati e coperti: guai presentarsi nella tana dei rossoblu con l'aria di chi si sente più forte. Potrebbe costare molto caro.

Bologna mina vagante. «Ci aspetta una partita molto complicata e non solo per via del cambio di allenatore. Al di là della classifica che non rispecchia i valori di questa squadra, il Bologna ha nomi importanti e ottimi giovani di prospettiva: è una squadra con grandi margini di crescita. Dovremo affrontarla con grande concentrazione e l'atteggiamento giusto, fin dal primo minuto perché dobbiamo evitare partenze poco convincenti».

 

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Meglio stare a sinistra. «Il sogno è rimanere nella parte sinistra della classifica, ma i sogni non sempre si avverano. Per riuscirci dovremo proseguire con attenzione e spirito di sacrificio. Non dimentichiamo che siamo una provinciale e non abbiamo i valori delle grandi, ma possiamo compensare con la determinazione e la consapevolezza di potercela giocare con tutti».

Ambizioni legittime. «Ci aspettano due partite in trasferta consecutive che ci potranno dire qual è la nostra dimensione: riuscire a tornare a casa con dei punti sarebbe importantissimo, perché ci permetterebbe di nutrire qualche ambizione. Ma affrontiamo le partite una alla volta: prima pensiamo al Bologna, poi ci concentreremo sul Milan. Dobbiamo anche tener conto che è la terza partita in una settimana e che mercoledì abbiamo speso molto, per cui sarà importante recuperare le energie necessarie a fare una buona gara».

Turn over in vista. «La squadra non sta benissimo, la fatica di mercoledì si è fatta sentire. Gomez e Moralez sono i più appesantiti, vedremo il da farsi. Ma D'Alessandro e Raimondi sono pronti. Poi anche Denis per Pinilla potrebbe essere una soluzione. Dietro non ci sarà Dramè, sceglierò tra Bellini e Brivio. Stendardo invece ha giocato una gran partita e credo che lo confermerò. Anche a centrocampo non ci saranno grandi cambiamenti».

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