Retegui, giorni caldi ma ancora nessuna decisione: la proposta al giocatore è folle

di Fabio Gennari

In queste situazioni, gli incastri che devono andare a posto sono almeno tre: chi offre deve alzare la proposta fino a dove chi cede si trova contento; il giocatore deve accettare la destinazione bilanciando aspettative di carriera e soddisfazioni economiche; il sostituto va individuato con celerità per non farsi trovare impreparati o "assalire" dalle richieste di chi vende e conosce perfettamente il contenuto del tuo portafoglio.

L'Atalanta ha ricevuto un'offerta per cedere Mateo Retegui alle condizioni che abbiamo già raccontato: 45 milioni (bonus compresi) per il cartellino e 15 milioni di stipendio al calciatore (coi bonus si arriva a 20).

Da quanto trapela, Retegui non ha ancora preso una decisione definitiva, ma è chiaro che, sul piano economico, la proposta sia impossibile da pareggiare. Di fronte a certe cifre è normale pensarci e chiedere di restare aggiornato sulla situazione. Il che significa che, se la proposta al giocatore è difficile da contrastare (a Bergamo il centravanti guadagna circa 2 milioni), è ora l'Atalanta - che non aveva in programma la cessione - che deve essere soddisfatta con almeno 55-60 milioni.

Se gli arabi alzassero la proposta, a quel punto toccherebbe a Retegui dire definitivamente sì o no. Servirà ancora qualche giorno per capire come si sbroglierà la matassa, se ci saranno o meno ritocchi ed eventualmente come evolverà la questione del sostituto. Non sono scelte semplici e nemmeno scenari che si chiariscono rapidamente, l'Atalanta ha la forza economica per fare tutto quello che serve e non ci sono dubbi che si lavorerà per tenere alto il livello. Ma è una situazione che crea un inatteso problema.