Richmond Boakye il centravanti guidato da Dio
È il bomber dell’estate, è l’uomo che ha giocato più di tutti ma soprattutto è l’attaccante su cui l’Atalanta punta per il futuro. Si chiama Richmond Boakye, è nato ad Accra in Ghana il 28 gennaio 1993 e la sua storia potrebbe essere utilizzata come sceneggiatura di un film. Il titolo? Semplice. “Con l’aiuto di Dio tutto è possibile”.
La fede è una componente fondamentale della vita di Richmond Boakye. Dopo ogni gol, dentro ogni risposta, nei suoi gesti quotidiani la figura di Dio ricorre sempre. Il numero 99 di Stefano Colantuono ha l’abitudine di ringraziare verso il cielo, in questo prime amichevoli sono arrivate ben 6 marcature e la sensazione è che nel medio periodo la convivenza con Denis possa riservare tante soddisfazioni.
Bergamo,Stadio Azzurri D'Italia partita amichevole Atalanta-Spezia 09 Agosto 2014 Ag ph Alberto Mariani nella foto, YIADOM RICHMOND BOACKYE
Bergamo,Stadio Azzurri D'Italia partita amichevole Atalanta-Spezia 09 Agosto 2014 Ag ph Alberto Mariani nella foto, YIADOM RICHMOND BOACKYE GOAL
La tecnica di Boakye
Con 188cm per 80kg, il giovane attaccante proveniente dalla Juventus (l’Atalanta ha acquistato la metà in possesso del Genoa per circa 1,5 milioni di euro) nell’ultima stagione ha giocato nella Liga spagnola con la maglia dell’Elche realizzando 6 reti in campionato e una in Coppa del Re. L’attaccante “dell’ultimo minuto”, così è stato soprannominato in terra iberica per le sue reti negli istanti finali, ha una storia che parte da molto lontano e che accomuna tantissimi ragazzi africani che sognano il calcio europeo.
I primi passi Boakye li ha mossi con gli amici sulle spiagge di Accra, capitale del Ghana situata sull’Oceano Atlantico. Ogni giorno, dopo la scuola, il giovanissimo Boakye stava ore a tirar calci al pallone e non appena entrato nelle fila del Bechem (stesso proprietario del DC United) ecco la crescita esponenziale fino alla convocazione per il torneo Romeo e Giulietta di Montecchio Maggiore (Vicenza).
Boakye nell'Elche (Liga spagnola)
La grinta di Boakye
Esultanza di Boaky con Jack Bonaventura
Boakye con la sua nazionale, quella Ghanese
Notato dai dirigenti del Genoa, questo attaccante potente e veloce che cerca sempre la profondità viene portato subito in Liguria (siamo nel 2008) dove nel breve volgere di 2 anni passa dagli Allievi all’esordio in serie A con la maglia rossoblù: Genoa – Livorno, l’infortunio di Suazo gli regala la chiamata di Gasperini e il primo gol tra i professionisti.
Nonostante la nostalgia, la forza di andare avanti lontano dalla famiglia arriva proprio dall’amore incondizionato per tutti i suoi parenti rimasti in Ghana. Con l’aiuto della fede e la volontà di dare un aiuto importante, Boakye resta in Italia e il suo talento viene consacrato con la maglia del Sassuolo: la Juventus ne acquista la metà del cartellino per 4 milioni di euro e lo manda in ritiro con Antonio Conte e il gruppo bianconero nel 2012.
In campo il giovane Richmond stupisce tutti. Nonostante la giovane età il palmares personale dice 66 presenze e 21 gol in serie B, 31 presenze e 6 gol nella Liga spagnola e 7 presenze condite da 1 gol in serie A. Coppe comprese, siamo a quota 109 presenze tra i professionisti con 31 reti segnate. Con la maglia del Ghana dal 2012 ad oggi si contano 7 presenze e 2 gol.
Fuori dal terreno di gioco Richmond Boakye è un ragazzo solare, alla moda e con l’unico obiettivo di diventare uno degli attaccanti più forti del mondo. Il mito è Samuel Eto’o, nel tempo libero il ragazzone ghanese ama molto scatenarsi come ballerino (passione che nasce da lontano), guardare parecchi film e giocare alla playstation. Dal punto di vista culinario pare che il suo rapporto con gli spaghetti alle vongole sia stato problematico, mentre è andata molto meglio con le lasagne.
Gol in semirovesciata in un'amichevole a Rovetta di Richmond Boakye
La tecnica di Boakye
Boakye e Maxi Moralez
Boakye in azione
Pochi giorni dopo il suo arrivo a Bergamo Boakye ha dichiarato: «Ringrazio Dio di avermi portato all’Atalanta, è una squadra che in Ghana conoscono bene e avrò la possibilità di giocare con Denis. Lui è un attaccante fortissimo, segna sempre: appena ho sentito la possibilità di venire a Bergamo non ci ho pensato due volte». In ritiro a Rovetta Lionel Scaloni gli ha fatto da chioccia e il ragazzo ha risposto subito presente. Se il buongiorno si vede dal mattino…