Rigoni si è già preso Bergamo «Sono partito forte, sto bene»

La doppietta alla Roma e la rete del pareggio a San Siro contro il Milan hanno già reso Emiliano Rigoni un idolo fra i tifosi bergamaschi. Nel tardo pomeriggio di ieri, all’evento svoltosi all’Atalanta Store di via Tiraboschi, sono stati moltissimi i cuori nerazzurri che hanno incontrato l’esterno d’attacco argentino prelevato dallo Zenit San Pietroburgo negli ultimi giorni di mercato e molti sostenitori erano in fila fuori dal negozio già da prima delle 16. «Non possono che farmi piacere tutti questi segnali che i tifosi manifestano nei miei confronti - ha dichiarato Emiliano Rigoni -. Di conseguenza, mi rendo disponibile molto volentieri per incontrare i tifosi che, sia durante le partite che in settimana, ci mostrano la propria vicinanza».




Rigoni in campo. El Rayo - così è soprannominato l’argentino - è un calciatore molto duttile, che può ricoprire diversi ruoli, anche se ammette di preferire giocare vicino alla porta. «Prediligo giocare in attacco - spiega -. Poi qualsiasi posizione nel tridente va benissimo. Cerco sempre di dare il massimo tentando di essere aggressivo al fine di creare occasioni da gol. Nel campionato italiano mi trovo bene e giorno dopo giorno mi sto inserendo al meglio. Rispetto a Russia e Argentina, qui c’è più fisicità e più tattica con squadre molto più forti. Ambientamento? È stato facile. Qui la gente è molto simile a quella cui siamo abituati in Argentina. Inoltre sono qui con la mia famiglia, perciò tutto procede bene».
Avvio scintillante. «Non mi aspettavo di partire così forte - spiega l’esterno argentino, autore di tre reti in questo inizio di campionato -. Però ho trovato subito un buon feeling anche con il destro e ho iniziato bene. Ora spero di proseguire così. Purtroppo nelle ultime giornate ci è mancato il gol, ma stiamo ritrovando un buon livello di gioco e dobbiamo solamente concretizzare le occasioni che creiamo. Domenica ci sarà la Sampdoria e stiamo già pensando ai blucerchiati. Speriamo di chiudere i novanta minuti con i tre punti che per noi sono di fondamentale importanza. Europa League? È un peccato essere usciti, perché disputare è una competizione europea dà sempre lustro a tutti, società compresa».




Il rammarico di Firenze. «Ci ha ovviamente lasciato del rammarico la sconfitta di Firenze, anche in virtù dell’errore arbitrale (si riferisce all’episodio del rigore su Chiesa poi trasformato da Veretout, ndr). In quel momento della partita ci stavamo esprimendo su buoni livelli e cercavamo il gol, invece l’abbiamo subito. L’episodio ci ha un po’ tagliato le gambe, ma l’abbiamo già messo alle spalle. Ora siamo concentrati sulla Sampdoria. Giochiamo meglio contro squadre forti? È vero. Gli avversari che si chiudono ci creano qualche difficoltà in più perché troviamo pochi spazi, mentre riusciamo a dare il meglio contro quelli che si aprono e ci consentono di mettere in mostra le nostre qualità».
Tutto ok con Gasp. «Il rapporto con il tecnico è molto buono - conclude Rigoni -. Giorno dopo giorno mi insegna qualcosa di nuovo e sino ad oggi mi ha già trasmesso molto. Sono convinto che avendo tanta fiducia in lui e nel suo lavoro potremo fare molto bene e arriveranno anche vittorie e soddisfazioni».