La cerimonia

Riposizionato a Zingonia il busto di Cesare Bortolotti. Percassi: «Un esempio anche per il vivaio»

Nel quartier generale della Dea è stato scoperto il monumento dedicato all'ex presidente. Tanti i presenti. Il numero uno ha poi parlato del momento della squadra

Riposizionato a Zingonia il busto di Cesare Bortolotti. Percassi: «Un esempio anche per il vivaio»
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di Fabio Gennari

Alla fine, la tanto temuta pioggia non è arrivata. A Zingonia è andata in scena questa mattina (30 settembre) una cerimonia semplice e aperta a tutti in cui è stato scoperto il busto dell'ex presidente Cesare Bortolotti, scomparso tragicamente nel 1990 in un incidente stradale. La scultura non è nuova, era già presente al centro sportivo (intitolato proprio a Cesare e Achille Bortolotti), ciò che è cambiato è tutto il contesto e vedere oggi il busto dell'ex presidente atalantino a due passi dalla palazzina dell'Accademia dedicata a Favini e a pochi metri dai campi dove ogni giorno si allenano i ragazzi della Dea fa un certo effetto.

«Ho esordito da ragazzo, a 17 anni, con il presidente Achille Bortolotti, padre di Cesare. Una famiglia fantastica da cui ho imparato molto. Abbiamo riallocato il busto nella posizione più consona per una società abituata a contare sui giovani», ha detto il numero uno dei nerazzurri Antonio Percassi poco dopo aver scoperto il monumento di fronte a Umberto e Nicola Bortolotti, familiari di Cesare, a tanti ex giocatori e a praticamente tutta la dirigenza nerazzurra, con l'amministratore delegato Luca Percassi e mister Gian Piero Gasperini in prima fila. Dopo la benedizione, il momento dedicato all'ex presidente si è concluso e i tifosi (c'erano i ragazzi della Curva Pisani ma anche altri appassionati) hanno salutato le vecchie glorie. A pochi giorni da Atalanta-Fiorentina, a rendere omaggio al busto di Cesare Bortolotti anche Clara Mondonico, figlia dell'indimenticato ex tecnico degli orobici.

A margine della cerimonia, il presidente Antonio Percassi ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul momento che attraversa la squadra orobica. «Il primo posto è esagerato - ha dichiarato -, ma stiamo proponendo un calcio interessante. Valorizziamo i nostri ragazzi, come Scalvini e tutti gli altri che stanno trovando spazio, una filosofia mai cambiata dai tempi dei Bortolotti: per crescere, i giovani hanno bisogno di giocare».

La squadra è in testa alla classifica ma Percassi non perde la misura: «Speriamo di continuare a fare bene, perché adesso arriva il difficile, a cominciare dalla partita con la Fiorentina. Per noi resta fondamentale raggiungere quota 40 punti per la salvezza il più brevemente possibile. Comunque siamo pronti a sfidare anche le squadre più importanti».

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