Risorse d'oro per Gasp: Bellanova, Kossounou e Samardzic sono 80 milioni di cambi
Significativo il livello - e quanto è stato speso - di elementi che non giocano con continuità, ma che stanno crescendo
di Fabio Gennari
Facendo i conti della serva e ragionando su quegli elementi che abbiamo già visto all'opera con buona continuità ma che, per il momento, non sono ancora da considerare titolari al pari degli altri più impiegati, emerge un dato assolutamente incredibile che si sottolinea poco quando si parla delle alternative che la società ha messo a disposizione di Gasperini: per Bellanova, Kossounou e Samardzic la valutazione complessiva è di circa 80 milioni di euro.
Il laterale del Torino è passato alla Dea per 25 milioni al Torino; Kossounou è formalmente in prestito con diritto, ma l'Atalanta ha intenzione di riscattarlo (30 milioni complessivi); per Samardzic, bonus compresi, si parla di altri 25 milioni.
In questo ragionamento non contiamo Retegui, il cui cartellino è costato 25 milioni ma che è stato preso per fare subito il titolare dopo l'infortunio di Scamacca. Bellanova, Kossounou e Samardzic, invece, sono giocatori che vengono considerati molto, molto importanti dalla società, ma che, a oggi, sono delle alternative.
Pensando poi a quelli di cui hanno preso il posto nello scacchiere, il ragionamento è ancora più incredibile. Bellanova (classe 2000) è stato inserito al posto di Hateboer (classe 1994), Kossounou (2001) è arrivato in luogo di Palomino (classe 1990) - sebbene ci siano anche Toloi e Godfrey - e Samardzic (2002) ha sostituito di fatto Miranchuk (classe 1995), perché il posto di Koopmeiners lo ha preso De Ketelaere. O almeno così hanno dimostrato le scelte di Gasperini in questa prima parte di campionato.