La curiosità

Roma-Atalanta, dirigenze a confronto: i due modelli sono distanti davvero anni luce

Nella gestione delle rispettive realtà societarie, capitolini e orobici sono molto diversi e c'è la sensazione che il gap non verrà colmato molto presto

Roma-Atalanta, dirigenze a confronto: i due modelli sono distanti davvero anni luce
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di Fabio Gennari

Roma-Atalanta non è solo il confronto tra due squadre che vivono momenti molto diversi o tra Gasperini e Ranieri, tra gli allenatori più navigati della Serie A. Si tratta anche di un confronto, probabilmente impietoso, tra modelli societari distanti davvero anni luce e che stanno portando risultati estremamente diversi sul piano sportivo. Perché nonostante si parli di proprietà americane (Pagliuca per la Dea, i Friedkin per la Roma), il management e la vicinanza al gruppo squadra sono completamente opposti.

Detto che il contesto è diverso, l'Atalanta e la Roma sono confrontabili perché parliamo di due realtà che negli ultimi anni sono sempre in lotta per i posti europei. Con un distinguo: la compagine orobica sta facendo molto meglio. Tornando al discorso societario, con i Percassi al timone ci sono un'attenzione, una vicinanza, una filiera decisionale molto corta a Bergamo che permettono di affrontare quotidianamente i problemi e le esigenze, di ogni natura, e risolverli.

A Roma i tifosi e l'ambiente lamentano una lontananza, anche fisica, da parte della proprietà che ha prodotto mesi di caos a livello dirigenziale. All'alba di dicembre, la Roma non ha un direttore generale e Ghisolfi, dirigente tecnico, sembra abbandonato a sé stesso. In panchina si sono succeduti 3 allenatori con Ranieri, appena ingaggiato, che ha molto più del manager che del solo mister di campo. Ad oggi, anche la struttura della dirigenza incide sulla distanza siderale in classifica tra Roma e Atalanta.

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