Ruggeri, compleanno e ambizioni: «Fantastico vincere in Europa, vogliamo ripeterci»

di Fabio Gennari

Dentro la stagione fantastica che ha vissuto l'Atalanta l'anno scorso, c'è un percorso di crescita che stupisce ed emoziona. È quello che ha vissuto Matteo Ruggeri, bergamasco e atalantino di Zogno che ieri (11 luglio) ha compiuto 22 anni e che si è raccontato ai microfoni dei canali ufficiali nerazzurri.

Lo ha fatto, come sempre, con parole semplici e dirette, quasi a schivare un po' le luci dei riflettori ma senza mancare di raccontare quanto è stato bello e quanta voglia c'è, ancora, di rendere quello che verrà ancora una volta fantastico. Da applausi. Completamente atalantino.

«È bello festeggiare il compleanno qui dopo una stagione fantastica, spero di continuare come ho chiuso l’anno scorso - ha detto Ruggeri -. Abbiamo vissuto tutti insieme una stagione incredibile, è stato fatto qualcosa di straordinario e sono contento della crescita che ho avuto. Grazie all’Atalanta e a tutte quelle persone che hanno partecipato al mio percorso. Un grazie particolare va alla famiglia Percassi, che ha creduto in me e che spero di aver ripagato la fiducia nel migliore dei modi».

Figlio di Zingonia, negli ultimi 12-14 mesi Ruggeri è letteralmente esploso e si è meritato sul campo i galloni da titolare della squadra campione dell'Europa League.

Guai, tuttavia, sedersi sugli allori (da buon bergamasco qual è): «Per crescere dobbiamo sempre essere umili e rispettosi, prima uomini che calciatori - ha confidato ancora Ruggeri nel giorno del suo compleanno -. Il gol con il Marsiglia e il triplice fischio nella finale di Europa League sono stati i due momenti più belli. Come raggiungere gli obiettivi? Non bisogna demordere mai nelle difficoltà, è fondamentale dare sempre tutto e cercare di sfruttare le occasioni. Quest’anno cercheremo di fare il massimo come sempre, abbiamo tante partite belle, dobbiamo prepararci bene».