Il personaggio

Ruggeri, il protagonista che non ti aspetti: il simbolo di Atalanta-Marsiglia è lui

Grandissima prestazione del laterale cresciuto nel vivaio, un ragazzo semplice che ha fatto una cosa straordinaria e che si merita valanghe di applausi

Ruggeri, il protagonista che non ti aspetti: il simbolo di Atalanta-Marsiglia è lui
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di Fabio Gennari

Quando al 7' del secondo tempo è partito in quinta verso Lookman chiedendo l'uno-due, si era già capito cosa pensava di fare. Quello che nessuno poteva immaginare è che Matteo Ruggeri da Zogno, bergamasco e atalantino, scaricasse poi un destro a giro di tale potenza e precisione all'incrocio dei pali sotto la Curva Pisani. Lui che il destro, solitamente, lo usa giusto per camminare.

Per capire quanto è grande quello che ha fatto Matteo Ruggeri, guardate la reazione di Scamacca e De Ketelaere nel momento in cui la palla si insacca: hanno le mani nei capelli. Sono increduli. Sbalorditi.

La verità è che Ruggeri è un po' il simbolo di questa Atalanta. Dell'impossibile che diventa possibile. Della storia che si scrive. Anzi, si riscrive. E diventa qualcosa che sfiora i contorni della leggenda. "Ah, ma quando c'era Gosens..." si è letto tante volte nei momenti difficili. Poi arrivano le partite, i risultati, e alla fine quello che conta davvero è che l'Atalanta è in due finali (Coppa Italie ed Europa League) e domenica (12 maggio), contro la Roma, ha a disposizione due risultati su tre per giocare in Champions League la prossima stagione. Con Ruggeri titolare, con Matteo da Zogno che dipinge un gol come nemmeno nei sogni più belli.

L'Atalanta è una macchina da calcio, costruita pezzo per pezzo e dove tutti possono essere protagonisti. La prestazione del numero 22 nerazzurro non è la prima di grande livello e non sarà nemmeno l'ultima. Lui, che prima dell'amichevole con il Betis Siviglia dell'inverno 2022 era fuori dai radar e sembrava destinato alla cessione. Poi Gasperini ha iniziato a metterlo titolare e il ragazzo ha risposto. Colpo su colpo. Partita dopo partita. Non è un caso che nelle due sfide più belle dell'Atalanta in Europa League (Sporting Lisbona nel girone e Marsiglia in casa) sul tabellino dei marcatori ci sia la sua firma. Indelebile.

Commenti
Marino

Smettiamola di dire domenica abbiamo due risultati su tre perché andare a vincere a Lecce sabato 18, tre giorni dopo la coppa Italia e con la testa a Dublino, non sarà affatto facile. Come a Salerno, con la differenza che il Lecce gioca. Domenica bisogna approfittare di una Roma stanca morta.

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