Samardzic e Zaniolo, due pezzi importanti del "tridente alternativo": tutto dipende da loro
Il rendimento dei due nuovi acquisti estivi sta pian piano diventando sempre più importante. Ora manca solo il gol del numero 10 orobico
di Fabio Gennari
Il tridente titolare, lo dicono numeri e scelte, è quello formato da De Ketelaere, Retegui e Lookman. In tre hanno segnato 16 gol e servito 10 assist in campionato, un bottino di tutto rispetto a fronte di 26 reti segnate in tutto il torneo di A.
È tuttavia evidente che non possono giocare sempre loro per 90 minuti, quindi quando Gasperini si volta verso la panchina e cerca soluzioni, se può trovare ragazzi come Pasalic (super rodato), Samardzic e Zaniolo gli scenari cambiano parecchio.
Il serbo, contro il Monza, ha segnato il secondo gol della sua stagione (l'altro a Bologna) e ha schiodato una partita che sembrava stregata. Coi giocatori un po' bloccati, la freschezza del numero 24 nerazzurro e la sua capacità di calciare in porta trovando il pertugio giusto si sono rivelati una manna. Anche se non è propriamente un attaccante, come ha detto il Gasp. D'altro canto, nemmeno Koopmeiners era un attaccante, eppure con il lavoro quotidiano l'olandese si è evoluto.
Per Zaniolo, invece, vale sempre la stessa cosa: il calcio italiano lo ha aspettato e lo aspetta ancora, ma non in eterno. Finalmente, un paio di sprazzi del vero Zaniolo si sono visti e ora manca solo un gol per superare definitivamente i blocchi che gli infortuni, di solito, lasciano. Se al ragazzo verrà dato un po' di spazio siamo sicuri che prima o dopo il gol arriverà. A Bergamo lo sperano in tanti, forse proprio tutti.