Il personaggio

Samardzic si è preso la 10, un segnale di come il serbo voglia essere protagonista

La scelta del nuovo numero di maglia per l'ex Udinese è un segnale di come ci sia la volontà di essere un valore aggiunto per il gruppo

Samardzic si è preso la 10, un segnale di come il serbo voglia essere protagonista
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di Fabio Gennari

Dal 24 al 10, un salto importante per lasciarsi alle spalle una stagione complicata in cui sono stati pochissimi i sorrisi e tanti i dubbi.

Lazar Samardzic è arrivato dall'Udinese la scorsa estate e ha preso il posto in rosa, numericamente e (teoricamente) anche qualitativamente, di Teun Koopmeniners. Le statistiche raccontano di un'annata con 43 presenze, 5 gol e 4 assist nei 1.640 minuti giocati: per chi ha scelto ora di prendersi la maglia numero 10, lecito attendersi qualcosa di più.

I due moduli che si pensa Juric possa proporre (3-4-1-2 e 3-4-2-1) sono entrambi congeniali al serbo, alle spalle di due punte o in coppia con un altro attaccante a supporto del centravanti. Il ragazzo nato a Berlino ha tutte le qualità per imporsi, ma deve scrollarsi di dosso quel velo di leggerezza che in alcune situazioni gli fanno perdere il tempo della giocata e anche occasioni preziose per essere decisivo.

A Lipsia, nella ripresa, quello scambio con Maldini sulla corsia sinistra concluso, dopo una sterzata secca in area, con un esterno mancino fuori dallo specchio ha rappresentato una fiammata importante. Vedendo le prime amichevoli, pare chiaro come il numero di palloni che sta giocando (e sarà destinato a giocare) è superiore rispetto al passato, quindi giusto affidarsi a lui per la Dea che verrà. Le qualità ci sono, l'Atalanta ha creduto in lui e ora tocca al ragazzo dare il massimo per ritagliarsi un ruolo da protagonista. Da numero 10.