Scalvini, Baldanzi e Fazzini: 2003 all'arrembaggio (il futuro della Nazionale passa da qui)
Due anni fa, i tre si affrontarono nella finale scudetto Primavera (vinta dai toscani). Oggi sono tra i "grandi" e sognano l'Azzurro
di Fabio Gennari
Salvo sorprese dell'ultima ora, in campo dall'inizio nella sfida tra Atalanta ed Empoli dovrebbero esserci ben tre ragazzi del 2003 che possono davvero rappresentare una risorsa importante per il ct della Nazionale Roberto Mancini.
Giorgio Scalvini per la Dea e i due gioiellini Jacopo Fazzini e Tommaso Baldanzi per i toscani sono la gioventù delle due formazioni che si affrontano questa sera (17 marzo) e la sensazione è che proprio Atalanta ed Empoli, indipendentemente dalla categoria ma coerentemente con la storia dei club, siano le piazze giuste per vederli all'opera.
Il bello è che non si tratta di un caso. Due anni fa, nella finale per lo scudetto Primavera che si è giocata allo stadio Ricci di Sassuolo e che ha visto trionfare i toscani per 5-3, in campo c'erano proprio questi tre. Certo, il sorriso di Baldanzi (doppietta) e Fazzini hanno regalato istantanee diverse rispetto al volto cupo di Scalvini (pure espulso nel finale), ma resta il confronto tra due settori giovanili di primissimo livello che lanciano ragazzi nel calcio dei grandi senza soluzione di continuità.
Questa sera, Fazzini se la vedrà in mezzo al campo con uno tra de Roon ed Ederson, Baldanzi e Scalvini potrebbero invece incrociarsi spesso in quella fetta di campo tra la trequarti offensiva dell'Empoli e quella difensiva della Dea, per un duello che si preannuncia davvero interessante. Una partita nella partita, con l'azzurro sullo sfondo e tre punti in palio che possono significare tantissimo per il presente e per il futuro di Atalanta ed Empoli.