No, non è il gol segnato che determina le considerazioni che leggerete nelle prossime righe. C’è molto di più. Ci sono minuti di alto livello, giocate tecniche importanti e una serie di scelte di campo che fanno la differenza. Per i compagni, per gli avversari, per una partita piena di cose che speriamo di rivedere con sempre più continuità anche nei prossimi mesi. Perché il livello è alto, perché Gianluca Scamacca e Charles De Ketelaere parlano la stessa lingua: giocano bene per il piacere di farlo e per il risultato.
Scamacca, nella grande vittoria sul Chelsea, ha difeso alcuni palloni molto importanti, lo ha fatto spalle alla porta con la squadra che saliva e si appoggiava a lui per lo sviluppo del gioco. Fisicamente si è fatto valere, tecnicamente è riuscito a essere preciso e rapido nella maggior parte delle situazioni che lo hanno visto coinvolto.

E poi ha segnato una rete preparandosi molto bene nel posizionamento in area: mentre De Ketelaere furoreggiava sulla destra, Scamacca si è staccato verso il secondo palo e poi ha insaccato con uno stacco poderoso. Sono i dettagli a fare la differenza.
De Ketelaere, sul piano tecnico, non va nemmeno raccontato. Basta guardarlo. Ciò che fa specie è vederlo sempre discutere, arrabbiarsi, venire a prendere palla in ogni situazione e cercare la rifinitura giusta per il compagno meglio piazzato. Sempre al centro del gioco, in una posizione giusta per offendere, per attaccare. E quando tocca fare da solo, nessun problema: testa alta e stoccata con il piede debole (il destro) per il gol vittoria. Ah, il livello dei campioni…