Il Papu Gomez all'Inter con Eriksen all'Atalanta? Ragazzi, siamo seri: nulla di vero
Si parla in continuazione della prossima destinazione del numero 10 nerazzurro, ma non ci sono aggiornamenti concreti. E certo l'ipotesi avanzata da qualcuno è priva di ogni fondamento
di Fabio Gennari
Da qualche giorno si parla in rete di un possibile scambio tra Papu Gomez (2,5 milioni di stipendio all'Atalanta) e Christian Eriksen (7,5 milioni di stipendio all'Inter), ma è bene sgomberare subito il campo da qualsiasi pensiero: non c'è nulla, l'operazione è tanto impossibile quanto illogica e bastano un paio di appunti per rendersene conto.
L'Atalanta non ha nessuna intenzione di rinforzare una diretta concorrente per le posizioni che contano della classifica. E l'Inter, anche se è qualche punto avanti, va considerata tale. I due giocatori sono ai margini dei rispettivi progetti, per motivi diversi ma comunque non protagonisti. La vera, grande differenza è che la società milanese non vede l'ora di liberarsi di un ingaggio assurdo per l'attuale situazione finanziaria, del club ma anche del calcio mondiale. L'Atalanta, invece, è in una botte di ferro da questo punto di vista.
Uno scambio così come è stato ipotizzato (che poi, a ben guardare, basta qualche «potrebbe» per scrivere di qualsiasi operazione in tempo di mercato...) non farebbe altro che avvantaggiare l'Inter dal punto di vista tecnico senza spostare di un centesimo il problema economico. Infatti, secondo la traccia di chi ha messo sul tavolo questa ipotesi, le due società continuerebbero a pagare lo stesso stipendio: i 5 milioni di differenza resterebbero in carico a Suning.
Dal punto di vista tattico, Eriksen (che è un ottimo giocatore) all'Atalanta andrebbe a incrementare le alternative in attacco, ma se non è riuscito Conte (che se lo è trovato all'Inter nel gennaio scorso) a trovargli una collocazione, come potrebbe farlo Gasperini trattandosi, oltretutto, di un ragazzo che a fine stagione lascerebbe comunque l'Atalanta? Perché dovrebbe giocare lui invece, ad esempio, di Miranchuk che è di proprietà e rappresenta un valore per la Dea?
In tempo di mercato vale tutto e il contrario di tutto ma la parola, quando si tratta dei Percassi, vale molto. Se tutte le indiscrezioni vanno nella direzione del "non si cede a chi lotta per gli stessi obiettivi", è chiaro che Inter, Roma, Napoli, Juventus, Milan e Lazio non vanno considerate opzioni reali. Ogni voce che circola, ammesso che non sia messa in giro ad arte ("bene o male, meglio che se ne parli" dice un vecchio adagio), va pesata e ragionata. Con logica e lucidità.