Se è vero che la perfezione non esiste, si può sempre crescere. La Dea lo dimostra
I numeri di questa squadra sono incredibili, migliorati dalla goleada allo Sturm Graz, giunta in una storica data per il presidente Percassi
di Xavier Jacobelli
Per terza volta in quattro campagne di Champions League disputate nell'arco delle ultime sei stagioni, l'Atalanta approda al secondo turno della Coppa regina. I play-off sono sicuri, l'ingresso diretto nel novero delle migliori otto si deciderà il 29 gennaio a Barcellona, dove i nerazzurri si presenteranno con una corroborante differenza reti (+14) in classifica.
Il 21 gennaio 2024 è una data consegnata alla storia della Dea: Antonio Percassi, 71 anni, non poteva ricevere regalo migliore per festeggiare la partita n. 800 al timone della società campione dell'ultima Europa League, da lui portata ai vertici del calcio italiano e internazionale. Nessuno, nei 117 anni societari, è stato tanto longevo e vittorioso quanto il presidente che il 4 giugno 2010 ritornò per la seconda volta in testa al club. Lo ritrovò in Serie B, l'ha guidato nel compiere exploit straordinari: 350 vittorie, 208 pareggi, 242 sconfitte, 558 risultati utili. E non è un caso che il record percassiano coincida con la vittoria n. 400 in carriera di Gian Piero Gasperini.
È l'età dell'oro di Bergamo, che riparte con la prima vittoria del 2025, dopo quattro pareggi e una sconfitta nelle ultime cinque partite di campionato. I segnali di forte ripresa del gioco e della condizione generale che la Dea aveva lanciato in occasione del pareggio con la Juve e, sia pure perdendo onorevolmente contro il Napoli, sono stati confermati dalla goleada allo Sturm. Un anno fa, gli austriaci segnarono il passaggio dei bergamaschi agli ottavi di Europa League; ora hanno consegnato loro il lasciapassare così ambito per la fase successiva della Champions, guadagnata grazie a una marcia a passo di carica (4 vittorie, 2 pareggi, 1 sola sconfitta, con il Real, 18 gol, fatti e 4 subiti).
A proposito. La gara con gli austriaci è stata la trentesima in stagione, Gasperini ha costruito un attacco devastante: con la cinquina alla squadra della Stiria, la Dea ha raggiunto quota 70. Al Gewiss hanno concorso all'impresa: Retegui (e siamo a 17 fra campionato e coppe, ai quali aggiungere 4 assist); Pasalic (il centrocampista straniero che ha segnato il maggior numero di numero di reti per una squadra italiana negli ultimi sei anni e mezzo: 55); De Ketelaere (11 centri e 9 assist, di cui 5 in Champions, dove nessuno ha fatto come lui); Lookman (11 gol e 5 assist); Brescianini (18 presenze, 4 gol).
Cartesio ha avvertito: «I numeri perfetti sono molto rari, proprio come gli uomini perfetti». Se è vero che la perfezione non esiste, è altrettanto vero che si possa fare sempre meglio e si possa sempre crescere. A Bergamo lo stanno dimostrando.