di Fabio Gennari
Attorno al Baretto, sul piazzale adiacente a viale Giulio Cesare, sono arrivate centinaia di persone. Difficile fare una stima precisa, l’appuntamento era dalle 17 e fino al momento dei fuochi artificiali, sparati poco dopo le 21, il viavai è stato continuo. La festa della “nuova” Curva Nord in occasione dei 115 anni dell’Atalanta ha coinvolto centinaia di persone e oltre al lungo striscione già esposto in Pisani sabato sera («115 anni di folle amore nostro»), presente tra gli alberi vicino alla Morosini, è stato un tripudio di bandiere, fumogeni e fuochi d’artificio.
Su un palco di fortuna allestito proprio all’ingresso del parcheggio sono saliti anche l’amministratore delegato nerazzurro Luca Percassi e il direttore operativo Roberto Spagnolo: un saluto semplice da parte di entrambi, il ringraziamento comune per un sostegno che dentro al Gewiss Stadium è tornato ad essere molto importante per un gruppo di ragazzi come quello a disposizione del Gasp, che sente sulla pelle la spinta della gente e sta facendo grandi cose.
Qualche minuto di parole al megafono, concetti chiari e molto diretti verso una tifoseria che ha risposto con il classico coro «Bergamo» e tanti applausi. La grande torciata che ha infiammato viale Giulio Cesare è stata di forte impatto visivo.
Poi, tra cori e applausi, poco più tardi sono partiti i fuochi d’artificio, che hanno festeggiato degnamente un compleanno che l’Atalanta ha vissuto ai vertici della classifica e con la consapevolezza che l’entusiasmo che si respira allo stadio, simile a quello che si è vissuto anche ieri sera fuori dal Baretto, può rappresentare una marcia in più per la squadra orobica nel percorso in campionato che sta regalando tante soddisfazioni.
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